“L’organismo, anche se assume lo stesso numero di calorie, reagisce in modo diverso in base alle molecole che vengono introdotte con il cibo e che condizionano la secrezione di ormoni: sono questi i veri responsabili dell’accumulo di peso corporeo”. Questo è il principio che sta alla base della cosiddetta Dieta molecolare, teorizzata e promossa dal medico specialista in Scienza dell’Alimentazione all’Ospedale San Donato di Arezzo Pier Luigi Rossi nel libro Dalle calorie alle molecole e chiamata così per sottolineare l’importanza dei nutrienti contenuti nei cibi rispetto all’energia che forniscono.
In pratica, il dott. Rossi - anche dalla sua pagina Facebook - sconfessa la dieta che si basa sulle calorie in quanto ad essere correlate con il DNA non sono quest’ultime ma le molecole dei cibi (proteine, minerali…). Per raggiungere l’obiettivo del dimagrimento, quindi, non serve solo ridurre la quantità di cibo assunto ma bisogna pure fare attenzione alla composizione dei pasti, ovvero a carboidrati, proteine e grassi.
Un esempio per chiarire meglio il concetto: 70 grammi di parmigiano e 80 grammi di pasta hanno entrambi 280 calorie ma il primo è composto da proteine e grassi e la seconda esclusivamente da Carboidrati (e proprio quest’ultimi non vanno ingeriti in eccesso, perché non solo fanno ingrassare ma possono anche arrecare danni al fegato). La dieta molecolare, quindi, si basa sulla scelta oculata dei cibi mentre le calorie hanno un’importanza marginale e semplicistica. Basti considerare, a tal proposito, che il nostro Sangue cambia in relazione a ciò che mangiamo: ad esempio, i carboidrati fanno aumentare la glicemia e l’insulina, mentre il formaggio fa aumentare il livello di aminoacidi e di grassi.
Cosa fare per dimagrire? Le regole della dieta molecolare
Per dimagrire, dunque, bisogna tenere sotto controllo ciò che è responsabile dell’aumento del peso, ovvero la secrezione di insulina e le oscillazioni degli zuccheri e dei grassi nel sangue e, per arrivare a quest’obiettivo, è necessario ridurre (e non eliminare) i carboidrati glicemici, ovvero pasta, pane, pizza, biscotti. Inoltre, è consigliato moderare il consumo degli alimenti grassi, soprattutto di origine animale, come i formaggi e la carne rossa.
Di converso, si suggerisce una dieta a base di flavonoidi (contenuti negli ortaggi, nella frutta e in alcuni prodotti del mare) perché agiscono sul DNA attraverso un’azione protettiva.
Riassumendo, ecco le sei regole fondamentali della dieta molecolare:
- Non eccedere nel consumo giornaliero dei carboidrati per non favorire l’accumulo di grasso e, quindi, l’aumento del peso.
- Mangiare molta verdura (cotta e/o cruda) perché, grazie ai sali minerali e alle vitamine, velocizza il metabolismo.
- Non esagerare con il condimento.
- Non consumare più di un cucchiaio al giorno di olio extravergine d’oliva.
- Mangiare pesce va più che bene, purché sia consumato al naturale (quindi, niente tonno in scatola) e cotto alla griglia, così come la carne.
- Mangiare ogni tre ore per mantenere costante il glucosio nel sangue.
Conosci il tuo corpo, scegli il tuo cibo
Oltre al libro citato all’inizio, il prof. Pier Luigi Rossi è autore di un altro volume: Conosci il tuo corpo, scegli il tuo cibo, edito da Aboca Edizioni, con il quale fornisce al lettore le basi per raggiungere la salute metabolica e un'alimentazione consapevole adottando il metodo molecolare.
Nel dettaglio, nel suo volume, il prof. Rossi indica un modulo alimentare composto da 4 giorni con pasti proteici (dominanza delle proteine sui carboidrati glicemici, pur sempre presenti nella giornata alimentare) seguiti da 1 giorno con pasti glucidici (dominanza dei carboidrati glicemici sulle proteine). Al termine dei 5 giorni, il modulo ricomincia da capo con il primo dei quattro giorni proteici. Durante il giorno si consumano 5 pasti e si mangia ogni 3 ore.
Contenere la dose giornaliera di glutine aiuta a proteggere i villi intestinali: per dimagrire, infatti, occorre partire dall’igiene e dal benessere dell’intestino, così come è indispensabile intervenire sul fegato, riducendo la steatosi epatica (grasso nel fegato) per ridurre la circonferenza addominale.
Il modello di Alimentazione consapevole segue, quindi, una linea volta al controllo del rialzo glicemico e insulinemico, e a tal fine risulta di estrema importanza rispettare la sequenza degli alimenti da ingerire, sia a pranzo che a cena.
Grazie alla lista delle sostituzioni e al ricettario contenuto nel libro, sarà possibile seguire per una settimana i menù indicati dal Prof. Pier Luigi Rossi, per poi costruire da soli il proprio piano molecolare di alimentazione consapevole.
Per approfondire guarda anche: “Dieta e nutrizione: le verdure“