La prima ricerca sistematica sul ruolo eziopatogenetico dell'Alimentazione nasce tra gli anni ‘60 e ’70 grazie al fisiologo americano Ancel Keys, che sottolineò l’importanza di una dieta basata sul consumo equilibrato di alimenti naturali, olio di oliva, frutta, cereali, legumi.
Keys notò, tra l'altro, che nel Cilento la popolazione era più longeva che altrove, in particolare rispetto a quelle dei Paesi anglosassoni e del Nord, dove l’Alimentazione è più ricca di grassi saturi. È così che nasce la definizione di 'dieta mediterranea' o, meglio, di Modello Alimentare Mediterraneo, la cui valenza in termini di prevenzione
globale e specifica è oggi confermata da oltre quarant'anni di studi epidemiologici e clinici.
Il Modello Mediterraneo viene rappresentato con una piramide che descrive un’equilibrata distribuzione degli alimenti nella dieta. La Mediet, come è chiamata oltre Oceano, è un vero e proprio strumento di salute. La Piramide Alimentare è la 'chiave grafica' per visualizzare il modello mediterraneo.
I diversi tipi di alimenti (la verdura, la pasta, la carne, ecc.) vi sono disposti, come è noto, in base al contenuto dei diversi Nutrienti e dei vari composti protettivi. La larghezza della Piramide indica con quale frequenza e in quale quantità (maggiore o minore) bisognerebbe consumare quell’alimento al fine di mantenere un'alimentazione equilibrata.
Frutta e ortaggi si trovano alla base della Piramide, che è più larga, perché questi alimenti dovrebbero essere consumati tutti i giorni e in quantità maggiore rispetto agli
altri alimenti. Si tratta, infatti, di cibi di origine vegetale, tipici delle abitudini alimentari mediterranee, ricchi di nutrienti (vitamine, sali minerali, acqua) e di composti protettivi (fibre e composti bioattivi di origine vegetale).
Invece, alimenti come le carni rosse e i dolci si trovano al vertice, dove la Piramide è più stretta, perché dovrebbero essere consumati con moderazione.
I dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e della FAO indicano le quantità ottimali di nutrienti da assumere con la dieta. Inoltre le più autorevoli ricerche scientifiche sul rapporto tra il modo di nutrirsi e i disturbi cronici della salute mostrano, al di là di ogni ragionevole dubbio, che il modello alimentare mediterraneo è il punto di riferimento di una corretta alimentazione, una sorta di bussola che deve orientare l’alimentazione delle persone.
Purtroppo, però, i benefici confermati dalla ricerca non sono sufficienti ad assicurare la sopravvivenza di un modello alimentare che è fortemente minacciato dai cambiamenti sociali e dalle mode provenienti da paesi con differenti tradizioni alimentari.
In altre parole, il profilo di salute degli italiani, insieme a quello di tante altre popolazioni europee, si sta pericolosamente deformando in favore di un’'americanizzazione' dei comportamenti.