In questo articolo:
Primo studio
L'accusa? Quella di fare ingrassare. Ma non solo. Il primo attacco era venuto tre anni fa da un articolo pubblicato sulle pagine di Scientific American, che raccontava le riflessioni raccolte nel libro ‘Paleofantasy’ della biologa evoluzionista Marianne Zuk dell'università di Riverside in California. Per la studiosa, infatti, la dieta paleolitica non si può considerare adatta anche all'uomo moderno perché specie animali e vegetali di oggi non sono più le stesse rispetto al passato. Tempo in cui l'uomo era ben lontano dal soffrire di malattie cardiovascolari, obesità, tumori.Secondo Studio
In base a uno studio pubblicato sulla rivista Lancet, condotta analizzando poco meno di 150 mummie risalenti fino a 4mila anni fa e rinvenute dall'Egitto al Perù, buona parte degli uomini del passato avrebbe presentato chiari segni di aterosclerosi dei vasi sanguigni.Terzo studio
A rincarare la dose nel febbraio scorso uno studio, pubblicato su Nature Nutrition and Diabetes, che ha riacceso il dibattito sulla controversa dieta fra scienziati. I ricercatori dell’Università di Melbourne, guidati dallo specialista di diabete Sof Andrikopoulos, attraverso uno studio condotto sui topi, hanno appurato che in sole 8 settimane si è verificato un aumento corporeo del 15 per cento. Mangiare bacche, noci e carne farebbe dunque ingrassare e la ‘dieta dei cavernicoli’ sarebbe da evitare.
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Il parere degli esperti
Se infatti si credeva che la Paleodieta potesse avere effetti positivi sul sistema immunitario, sulla glicemia, sul sonno, sul peso ma anche sulla pelle, Andrikopoulos è rimasto piuttosto sorpreso dai risultati ottenuti, almeno sui topi. “I topi grassi - spiega lo studioso a Corriere Salute - sono diventati ancora più grassi e il controllo del glucosio è peggiorato. La dieta paleo non è necessariamente adatta per tutti. Se una persona è preoccupata per il proprio peso e stato di salute, dovrebbe ottenere consigli professionali personalizzati da medici o nutrizionisti”.«Come ogni altro essere vivente, nel nostro lungo percorso evolutivo abbiamo subito cambiamenti - scrive Marianne Zuk -. Diversi esempi chiariscono che l'evoluzione di alcuni nostri tratti, correlati al cibo e non solo, non si è fermata all'età della pietra e anzi, è stata molto rapida».
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Ultimo aggiornamento: 23 Marzo 2016
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