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Diabete gestazionale, quando preoccuparsi?

Diabete gestazionale, quando preoccuparsi?

Il diabete gestazionale, diagnosticato con l'esame del minicarico, si combatte innanzitutto con uno stile di vita sano e un po' di sport.
In questo articolo:

Affinché la gravidanza sia un periodo bello e indimenticabile della vita di una donna, bisogna fare attenzione alle piccole ma molteplici insidie che si nascondono lungo il percorso. Una di queste è il diabete gestazionale.

Chi è a rischio di diabete gestazionale?

Questo problema non colpisce tutte le donne, ma quelle che presentano determinati fattori di rischio:

  • storia familiare di diabete
  • sovrappeso o obesità al momento del concepimento
  • età maggiore di 25 anni
  • diabete gestazionale nelle precedenti gravidanze.

Di per sé, la placenta stimola già un aumento della glicemia, a cui il pancreas risponde con un aumento del 50% della produzione di insulina. Nelle donne a rischio, però, la produzione pancreatica non riesce a far fronte all’aumento di glicemia e quindi si sviluppa il diabete gestazionale.

Cosa succede se si ha il diabete gestazionale?

Questa situazione può portare ad una crescita smisurata del bambino con conseguenti problemi alla clavicola e al cranio durante il parto. Anche la futura mamma è a rischio, poiché potrebbe sviluppare in seguito diabete di tipo 2 permanente.

Invece, se preso in tempo ed affrontato nella maniera giusta, il diabete gestazionale può essere sconfitto per sempre.

Diagnosi di diabete gestazionale

La diagnosi di diabete gestazionale viene posta nelle donne a rischio grazie ad un esame specifico chiamato minicarico, da effettuare intorno alla 24° settimana, periodo in cui può insorgere il problema.

L’esame del minicarico viene effettuato tramite un prelievo di sangue dopo un’ora dall’aver bevuto a digiuno un bicchiere d’acqua con 50 gr. di glucosio. Se il risultato dell’esame è superiore a 140, la futura mamma potrebbe essere a rischio di diabete gestazionale.

In questo caso, si richiede l’effettuazione di un ulteriore esame, chiamato curva di carico gravidica. È identico al minicarico, ma il glucosio è pari a 100 gr. anziché 50 gr. Se viene posta diagnosi di diabete gestazionale, la donna deve essere molto attenta; deve misurare la glicemia 6 volte al giorno con un apposito kit acquistato in farmacia e segnare, come in un diario, le misurazioni ed eventuali notizie correlate. Insieme al medico, potrà quindi analizzare i dati e scegliere la terapia più adatta.

Cosa fare per evitare il diabete gestazionale

La prima arma contro il diabete gestazionale è uno stile di vita sano. Innanzitutto, va controllato il peso. Il ginecologo stesso, se lo riterrà opportuno, potrà consigliare una riduzione di zuccheri ed amidi per tenere sotto controllo l’aumento dei chili. Se si comincia la gravidanza in sovrappeso, il ginecologo potrà anche mettervi a dieta, riducendo di molto i carboidrati, oltre agli zuccheri, e ai secondi piatti a base di carne.

Via libera, invece, al pesce e soprattutto a frutta e verdura, che oltre che saziare apportano sostanze nutrienti alla mamma e al bambino. I pasti vanno suddivisi in 5 'appuntamenti': colazione, spuntino, pranzo, spuntino, cena. Questo darà modo alla futura mamma innanzitutto di non sentire la fame e soprattutto di non caricare di superlavoro il pancreas.

Alla dieta, sarebbe meglio abbinare un po’ di movimento. Tranne in casi di assoluta immobilità per problemi legati alla gravidanza in sé, il movimento dolce non è mai proibito, anzi viene incoraggiato perché aiuta il lavoro del pancreas.

Gli sport più indicati sono il nuoto, l’aquagym, le camminate, la ginnastica senza attrezzi. Il nuoto e l’aquagym sono indicati anche negli ultimi mesi poiché in acqua il corpo è meno pesante.

Come si cura il diabete in gravidanza?

Quando il tasso di glicemia non si abbassa con uno stile di vita adeguato, allora si deve ricorrere alla somministrazione di insulina, che può essere fatta in tutta sicurezza poiché non è un farmaco che fa male al nascituro.

Solitamente, vengono prescritte 2-3 iniezioni di insulina sottocutanea in corrispondenza dei pasti principali. Chiaramente, bisogna essere molto regolari con gli orari dei pasti per evitare improvvisi cali ipoglicemici che, invece, potrebbero essere molto dannosi tanto per la mamma quanto per il bambino.

Ovviamente, non va neanche abbandonata la dieta e lo sport, poiché l’insulina non è la panacea di chi soffre di questo problema, bensì un altro alleato nella guerra contro il diabete gestazionale.

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Ultimo aggiornamento: 29 Maggio 2023
5 minuti di lettura

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