Anche se spesso si pensa diversamente, il diabete è una malattia che colpisce più uomini che donne. Tuttavia, questa tendenza cambia dopo i 75 anni di vita. Da questa età in poi, infatti, il numero di donne affette da Diabete cresce e supera quello degli uomini. Si stima che in totale ci siano 143 milioni di donne affette da diabete in tutto il mondo, un numero che si crede possa arrivare a 222 milioni entro il 2030.
Anche se le caratteristiche del diabete sono molto simili in tutte le persone, a causa degli ormoni le donne tendono a presentare condizioni particolari che influenzano il controllo della malattia. Ad esempio, le complicazioni cardiovascolari associate al diabete sono più comuni nelle donne che negli uomini. Ed è risaputo che le malattie cardiovascolari sono una delle principali cause di morte nei paesi sviluppati. Questo, però, non deve provocare allarmismi: con un buon controllo della malattia non c'è nulla da temere. Ecco perché il diabete colpisce soprattutto le donne.
Come funziona il ciclo mestruale?
I cambiamenti del corpo durante il ciclo mestruale sono evidenti. E l'equilibrio del corpo di una donna è molto delicato, ogni variazione può causare disturbo o disagio. Quindi, in caso diabete, non è raro notare un crollo o un aumento dei livelli di zucchero nei giorni che precedono il periodo mestruale. Solitamente questo è dovuto ai cambiamenti ormonali tipici delle mestruazioni. Come gli Estrogeni aumentano nel periodo mestruale, così si modificano i livelli di zucchero. È perché gli estrogeni inducono le cellule a diventare più sensibili all'Insulina causando la caduta dei livelli di zucchero. Tuttavia, quando i livelli di progesterone aumentano, le cellule diventano resistenti all'insulina e, di conseguenza, i livelli di zucchero nel sangue tendono a risalire.
La produzione di estrogeni e progesterone varia durante il ciclo mestruale ed è durante l'ovulazione che i livelli sono più alti. Ed è proprio in questo momento che si notano i cambiamenti nei livelli di glucosio. Ecco cosa si può fare per cercare di controllare la malattia in questi giorni:
- prendere nota dei valori di glucosio nel sangue. Se i livelli sono ampiamenti modificati parlare con il medico: potrebbe essere necessario modificare la terapia.
- Mantenere un orario preciso per il consumo dei pasti.
- Limitare il consumo di sale, cioccolato, alcol, caffeina e altri alimenti poco salutari.
- Se i livelli di glucosio aumentano prima delle mestruazioni, fare esercizio fisico ed evitare i carboidrati. Al contrario, in caso di un abbassamento dei livelli, diminuire leggermente l’attività fisica e aumentare il consumo dei carboidrati.
Posso rimanere incinta?
Il diabete è un fattore di rischio in alcune gravidanze e può portare a complicazioni per la madre e il bambino. Ma altrettanto vero è che, con un buon controllo della malattia, non vi è alcuna ragione di temere problemi durante la gravidanza. Anche le donne con diabete possono rimanere incinta ma è assolutamente necessario parlare con il medico .
Si può controllare il diabete durante la gravidanza?
Le donne che hanno avuto il diabete durante la gravidanza hanno il 45% di possibilità che la patologia ritorni durante la gravidanza successiva e il 45% di rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 nel futuro. Così, dopo una prima gravidanza durante la quale si è avuto il diabete è molto importante fare attenzione alla dieta, fare esercizio fisico e controllare la salute degli occhi. C’è molto da fare per la prevenzione.
Cosa succede in menopausa?
Probabilmente la menopausa è il periodo più difficile per ogni donna con diabete. Tanto per cominciare perché per una donna sana i cambiamenti metabolici coinvolti nella menopausa aumentano il rischio di diabete di tipo 2. Questo a causa della riduzione di estrogeni che aumenta la resistenza all'insulina.
Durante questo periodo, inoltre, aumenta il rischio di malattia cardiovascolare a causa del fatto che il diabete causa marcati effetti sulla concentrazione di trigliceridi e di colesterolo, più nelle donne che negli uomini. È quindi essenziale che in questa fase si intensifichi più che mai il controllo della patologia.
Seguendo uno stile di vita sano e una dieta equilibrata, facendo un regolare esercizio fisico e un’adeguata terapia sotto controllo medico, non c’è rischio di complicanze.
Purificación Salgado, Giornalista