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Una di queste prende il nome di ‘Nuova Medicina Germanica’ (NMG), elaborata da Ryke Geerd Hamer, medico tedesco di 81 anni, non più abilitato alla professione, secondo il quale: “la genesi di ogni patologia” è “dovuta a presunti traumi o conflitti non risolti”, proponendo trattamenti decisamente particolari e pericolosi, come il contagio volontario con agenti microbici.
Le teorie di Hamer, infatti, si basano su quattro convinzioni, ritenute scientificamente infondate perché prive di qualsiasi riscontro biologico o clinico:
- Le metastasi sarebbero un’invenzione della medicina.
- I batteri e i virus non sarebbero un danno per il nostro corpo ma aiuterebbero perfino a guarire.
- Il cancro (e la malattia, più in generale) è causata, come scritto poco su, da un trauma non risolto.
- I traumi psichici sarebbero visualizzazioni negli esami TAC.
Le cinque leggi biologiche
Hamer è arrivato perfino a individuare cinque leggi, cosiddette ‘biologiche, pubblicate sul sito ufficiale della NMG:- La regola ferrea del cancro: ogni tumore (o malattia equivalente) trae origine dalla ‘Sindrome di Dirk Hamer’, cioè uno shock che si ripercuote su tre livelli: psiche, cervello e organi.
- Le due fasi della malattia: ogni malattia consta di due fasi. La prima è quella in cui il paziente non ha risolto il suo conflitto (conflitto attivo); la seconda, invece, è quando ciò avviene (fase di guarigione). Hamer definisce la prima ‘malattia fredda’ e la seconda ‘malattia calda’.
- Il sistema ontogenetico delle malattie: la progressione del cancro è controllata soprattutto dal cervello e dal cervelletto.
- Il sistema ontogenetico dei microbi: i microbi non sono precursori dei sintomi ma, piuttosto, gli ottimizzatori nella fase di guarigione. Ed è il cervello che li dirige.
- La quintessenza: le due fasi della malattia rappresentano “speciali programmi significativi della natura”, sviluppati durante l’evoluzione della specie, così da consentire agli organismi di ignorare il funzionamento comune affinché siano trattate particolari situazioni di emergenza.
La terapia della NMG si suddivide, poi, in tre livelli:
- Livello psichico: terapia pratica psichica con “buon senso”;
- Livello cerebrale: osservazione del percorso e terapia delle complicazioni cerebrali;
- Livello organico: terapia delle complicanze organiche.
Anche se, si precisa, “dobbiamo comunque essere consapevoli che tutto nel nostro Organismo si evolve in modo sincrono. Non dobbiamo in nessun caso arrivare al punto che anche la Nuova Medicina Germanica si divida in specialità: cioè uno che guarda l'anima, il secondo che guarda il cervello e il terzo che si occupa degli organi”.
Quanti morti ha causato la NMG?
Come scritto, però, la NMG non è supportata da valide prove scientifiche. Nonostante ciò, tuttavia, le sue teorie e le terapie si diffusero, a partire dagli inizi degli anni 80, in tutta Europa, Italia compresa (a causa anche di un filmato pubblico bavarese che fu trasmesso dalla RAI il 5 ottobre 1981.
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I dati di una ricerca pubblicata su The American Journal of Public Health confermano il ruolo rilevante che la Medicina Omeopatica svolge per la Salute Pubblica.
Hamer (oggi latitante), pur di difendere la NMG, è arrivato perfino a sostenere che i suoi millantatori siano fomentati dagli ebrei, palesando così il suo antisemitismo che, nel marzo 2007, gli costarono l’avvio di procedimenti giudiziari in Germania per “incitamento all’odio razziale”.
Ma è pur sempre un’accusa minore rispetto al numero di morti stimati, causati direttamente o indirettamente dal medico tedesco.
In rete si fa riferimento ad almeno 300 decessi ed è del 4 aprile la notizia di “almeno due casi di pazienti morti a Torino, negli ultimi tre anni, per aver rifiutato le cure tradizionali, privilegiando la terapia hameriana”, come raccontato a Repubblica da Guido Giustetto, presidente dell’Ordine dei Medici di Torino, affrontando il caso di una donna di 53 anni, “morta per un neo”.
Per Giustetto (e non solo per lui), tra l’altro, la NMG non può neanche considerarsi una medicina non convenzionale (mentre, ricordiamo, sono tali l’agopuntura, l’omeopatia e la fitoterapia), sottolineando che “non ha alcuna giustificazione nel dire che le lesioni non si possono toccare, e che si può curare il cancro risolvendo il problema psicologico. È vero che la componente psicologica è importante, ed è possibile che il nostro organismo reagisca ammalandosi sia sulla base dell’esposizione ambientale che di componenti psicologiche negative. Ma per rimediare non basta purtroppo modificare quelle condizioni”.
Per approfondire guarda anche “Svelato meccanismo cellule cancro cervello“
Ultimo aggiornamento: 04 Aprile 2016
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