L’estate è la stagione più attesa e desiderata dai bambini, che segnano sul calendario i giorni che li separano dalle meritate vacanze. Se
L’incubo-compiti per le vacanze attanaglia un numero sempre maggiore di bambini e di genitori che, si stima, spendano per i compiti estivi – tra libri, penne, matite e block notes - oltre 200 milioni di euro.
Ma non sono solo i più piccoli a credere che libri per l’estate, riassunti e letture sotto l’ombrellone siano una forzatura e un serio impedimento allo svago estivo, anche molti genitori considerano i compiti estivi un vero e proprio spreco di tempo.
L’estate dovrebbe essere l’occasione per 'staccare la spina' totalmente e per ripartire con più energia a settembre. L’obbligo di portare compiti e tesine a scuola non è altro che un ulteriore fardello sulle spalle dei più piccoli.
La pensano così anche i pediatri che sottolineano come i bambini abbiano bisogno di riposo fisico e mentale e lo Stress psicologico causato dall’obbligo di rispettare certi ritmi, anche in vacanza, non è salutare. Questo causa problemi anche a livello fisico: lo Stress abbassa la difese immunitarie, rendendo i bambini più deboli. Senza contare che, alla resa dei conti, solo il 2% dei bambini svolge i compiti distribuendo il lavoro per tutta l’estate; il resto si riduce all’ultimo minuto, caricando gli ultimi giorni di vacanza del massimo carico, oppure fa tutti i compiti alla fine della scuola prima di partire per la villeggiatura.
Ma non si tratta solo di lasciar riposare i bambini almeno durante le vacanze, per il 5% della popolazione scolare fare i compiti durante l’estate diventa un’impresa quasi impossibile. I piccoli che soffrono di seri problemi di lettura e comprensione (per la maggior parte maschietti, il rapporto è di tre/quattro maschi su una femmina) si trovano in grandi difficoltà anche in classe, quando vengono costantemente seguiti dai maestri, ma da soli in vacanza l’impresa è a dir poco ardua e frustrante.
Insomma, forse è davvero il caso di abbandonare libri e banchi di scuola a giugno: qualche castello di sabbia in più e qualche tabellina in meno possono solo aumentare la voglia di studiare… a settembre.