Il Natale è dei bambini e la conferma arriva guardando gli occhioni spalancati di fronte alla magia delle luci dell’albero di Natale o dal fascino che le storie e le leggende natalizie esercitano sui più piccoli.
Il Natale è dei bambini, ma ogni anno i genitori si trovano ad affrontare la difficile sfida che vede contendersi, da un lato, il più forsennato consumismo e, dall’altro, la conservazione delle tradizioni e della magia di una festa essenzialmente religiosa. È vero che i bambini di oggi non sono più gli stessi di quarant’anni fa: attenti, curiosi, vivaci, difficilmente si lasciano ingannare. Per questo gli psicologi consigliano ai genitori di osservare qualche semplice regola per aiutare i bambini a vivere il Natale in tutta la sua magia.
Ricordiamo ai bambini il senso del Natale. Al di là delle personali convinzioni, il Natale resta una festa religiosa: la celebrazione della nascita di Gesù Bambino. Ai bambini così viene raccontato il Natale a scuola e tra gli amichetti e per questo motivo è meglio adeguarsi al mondo dei più piccoli piuttosto che svilire ciò che gli viene proposto.
Difendiamo Babbo Natale. Il vecchietto barbuto e simpatico che i bambini amano tanto sembra vivere ad ogni angolo: nei centri commerciali, nei cinema, per strada, a scuola e in televisione; i bambini incontrano ovunque fac-simili di Babbo Natale che rischiano di svalutarne la magia. Meglio spiegare loro che si tratta di persone che vestono i panni di Babbo Natale, come se fosse un eroe della TV. I bambini hanno bisogno di magia, di mistero e anche di una sottile inquietudine: proprio per questo, raccontare di questo vecchietto che di notte entra in casa per lasciare dei doni è il modo più efficace per far vivere ai più piccoli il profondo senso delle feste. È opportuno, dunque, creare una tradizione che ruoti attorno all’arrivo di Babbo Natale: l’albero, l’ora in cui Babbo Natale arriva, le modalità con cui manifesta il suo arrivo.
Scegliere con cura i regali. Quando si tratta di comprare regali per i bambini si rischia sempre di esagerare e raramente gli adulti si rendono conto di farlo più per loro che per i bambini. Ai piccoli bastano pochi regali, è sufficiente godere dell’apertura di pacchetti e di assaporare il piacere della sorpresa. Gli psicologi sono unanimi: meglio selezionare il numero dei regali e mettere dei limiti anche ai parenti e ai nonni, spiegare che nemmeno Babbo Natale può portare tutti i regali richiesti e, soprattutto, regalare giocattoli sicuri, certificati e 'attivi'. Via libera, quindi, a costruzioni, peluche, bambole e, per quanto possibile, a regali unisex che lascino libero spazio alla fantasia, senza far mancare sotto l’albero un regalo 'alla moda' o quello tanto desiderato.
E se i bambini non credono più a Babbo Natale? Il pediatra Italo Farnetani spiega che generalmente i primi dubbi si manifestano intorno agli otto anni. Alle prime domane sarebbe meglio rispondere rassicurando il bambino dell’esistenza di Babbo Natale, ma quando le domande si fanno serrate e i dubbi aumentano allora basta bugie. È meglio che i genitori raccontino la verità e raccolgano la sfida di rendere il Natale successivo altrettanto magico anche senza Babbo Natale.