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Parto naturale dopo il cesareo: è possibile?

Parto naturale dopo il cesareo: è possibile?

È possibile scegliere un parto naturale dopo un primo cesareo? Sì, a patto che sussistano determinante condizioni. Ecco quali sono.
In questo articolo:

Sempre più donne si avvicinano al parto naturale e spesso quelle sottoposte a precedenti tagli cesarei sentono forte il desiderio di partorire spontaneamente per concludere in modo fisiologico il percorso della loro gravidanza.

Fino a qualche tempo fa si diceva che una donna che avesse partorito con un taglio cesareo, nelle successive gravidanze avrebbe dovuto partorire necessariamente con taglio cesareo. Oggi non è più così: infatti una donna che ha partorito precedentemente con un taglio cesareo può serenamente affrontare un parto spontaneo se adeguatamente informata e preparata.

I vantaggi del parto naturale

I vantaggi del parto spontaneo rispetto al taglio cesareo sono numerosi:

  • la ripresa delle funzioni autonome è molto più rapida;
  • minori le complicazioni respiratorie;
  • minor rischio di infezioni;
  • minori complicazioni tromboemboliche;
  • perdita ematica inferiore;
  • tempi di degenza ospedaliera minori.
Leggi anche:
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Quando è possibile un parto spontaneo dopo un taglio cesareo?

È possibile fare un parto spontaneo in seguito al taglio cesareo a patto che sussistano le seguenti condizioni:

  • la gravidanza deve essere singola e non gemellare;
  • il feto si deve presentare all’ingresso pelvico con la testa in giù;
  • il taglio sull’utero del precedente cesareo deve essere stato trasversale sul segmento inferiore e non longitudinale.

Infine, è preferibile che siano passati almeno 18 mesi dal parto cesareo precedente. Le probabilità di successo sono del 75%, cioè solo una donna su quattro non riesce a partorire spontaneamente.

La complicazione più grave è la rottura dell’utero che si verifica in un caso su duecento; è importante perciò che sia disponibile una sala operatoria dove potere operare nel più breve tempo possibile (entro 30 minuti). Questa evenienza è più frequente se la paziente è stata sottoposta ad intervento di asportazione di miomi e ancora di più se l’intervento di miomectomia ha interessato la cavità uterina.

Parto naturale dopo taglio cesareo: le controindicazioni

Le controindicazioni a un parto naturale dopo un taglio cesareo sono:

  • precedenti rotture dell’utero;
  • gravidanza gemellare o protratta;
  • un feto molto grosso (peso superiore ai 4 chili);
  • tre o più cesarei precedenti;
  • età materna superiore ai quaranta anni;
  • miomectomia che abbia interessato la cavità uterina.

Ovviamente rappresentano controindicazioni anche tutte quelle comprese per i parti spontanei come placenta previa, placenta accreta, preeclampsia grave, miomi previ etc.

L’anestesia epidurale non è controindicata come anche l’induzione del travaglio, preferibilmente con applicazione del Foley nel canale cervicale senza utilizzare la ossitocina o, ancora di più, le prostaglandine.

 
Ultimo aggiornamento: 03 Aprile 2023
3 minuti di lettura

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