Da un punto di vista della sessuologia, la bisessualità è un'ulteriore modalità di intendere la sessualità e, come tale, essa pone la sua attenzione sia nell'interpretazione concettuale del fenomeno che in quella dell'osservazione del comportamento sessuale. La
Ossia, una persona, ancor prima di cogliere la sua tendenza sessuale, può manifestare interessi ed assumere comportamenti bisessuali indipendentemente dal manifestarsi del desiderio di tipo bisessuale, cioè può decidere di entrare, magari momentaneamente, in relazioni di natura sessuale sia con partner del sesso opposto che con quelli dello stesso sesso.
Questo aspetto del fenomeno, è – appunto – nell'ordine della prova, della verifica di alcuni aspetti legati alla comprensione della propria personalità e, ancor più, della propria soggettività (e quindi anche della propria sessualità). In altre parole, vi sarebbe una sorta di richiesta che il soggetto pone a se stesso di verificare quale sia la sua posizione rispetto alla scelta sessuale, per vedere dove 'stare meglio' rispetto al proprio benessere e decidere di conseguenza, in quanto, per definizione, l'essere umano – quando possibile – sceglie di stare dove si trova maggior fonte di piacere e dove, per differenza, esiste meno dispiacere /conflittualità.
Questa situazione, assolutamente frequente nella clinica sessuologica, permette di cogliere tutte quelle situazioni di transizione, altrimenti non definibili, di incertezza pulsionale nei confronti della scelta eterosessuale anziché omosessuale e viceversa. Vi è, poi, una seconda modalità di intendere la bisessualità: essa ha a che vedere con il desiderio e con la spinta di un proprio orientamento sessuale, appunto riconosciuto come tale, che consente di scegliere indifferentemente come partner desiderabili sia quelli dello stesso sesso che quelli di sesso opposto, senza per questo mettere in discussione la scelta stessa o la natura della propria sessualità.
Ne consegue che l'orientamento sessuale, a sua volta, potrebbe essere distinto in un orientamento sessuale derivante da posizioni certe oppure in orientamento sessuale derivante da esperienze collaterali transitorie. Per orientamento sessuale si intende la capacità di cogliere come significativi i segnali di attrazione emotiva ed emozionale, erotica e sentimentale.
Quindi, si potrebbe intendere un orientamento sessuale dettato dal riconoscimento e dall'accettazione delle proprie attrazioni e un orientamento secondario come conseguenza della verifica della transizione momentanea di cui sopra. In ogni caso, indipendentemente dalla sua forma di costituzione, ne consegue che la bisessualità rappresenta, per le persone che la praticano, sia la capacità di porsi in situazioni sessuali di amore verso se stessi rappresentate dall'aspetto omosessuale (tecnicamente rappresentato dall'amore narcisistico) sia la capacità, nell'aspetto eterosessuale, di amore verso l'altro (tecnicamente definito come amore anaclitico).