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Differenze di genere e salute

Differenze di genere e salute

I fattori che influenzano le differenze di genere giocano un ruolo determinante anche per lo stato di salute di un individuo.

Negli ultimi tempi ha sempre più preso piede la concezione che donne e uomini sono diversi: ma non è un 'luogo comune'. A rafforzare tale tesi contribuisce un recente  studio condotto da tre ricercatori - e pubblicato sul Public Library of Science – in cui si sostiene che gli uomini e le donne si sentono e si comportano in modi sensibilmente differenti. Sono quasi come "specie diverse", come affermato da Paul Irwing, uno dei ricercatori intervistato dal The Huffington Post.

Gli studiosi hanno preso come campione diecimila americani e, secondo le loro indagini, si evince che gli uomini risultano essere molto più riservati, utilitaristici, vigili e attenti alla regola, ed emotivamente stabili. Le donne, invero, sono molto più fiduciose, sensibili ed emotivamente reattive. Inoltre i due sessi si comportano in maniera simile nell’approccio al perfezionismo e alla vivacità. Pertanto, solo il 18 per cento degli uomini e delle donne si somigliano in termini di profili di personalità, e questo è incredibilmente diverso dalla teoria del consenso, ove si evidenziava invero una marcata similitudine tra i due sessi.

A corredo di quanto affermato, è dimostrato anche che le differenze di genere sono influenzate sia da fattori biologico-ormonali che socio-ambientali (anche questi ultimi infatti modificano la struttura del cervello!). Tutti questi fattori sono indispensabili per delineare il comportamento, ma influiscono pure sullo stato di salute dell’individuo, soprattutto se si è esposti a determinate condizioni durante l’adolescenza. Gli ormoni sessuali, infatti, sin dagli albori della vita di un essere umano giocano un ruolo determinante nello sviluppo del cervello, marcando così la cosiddetta differenza di genere e la salute di entrambi i sessi (partecipando all’apprendimento, ad esempio, e alla memorizzazione).

In base alle ultime ricerche scientifiche, si afferma altresì che -  date le differenze di genere oramai assodate - anche dal punto di vista morfologico ci sono delle differenze.
Nello specifico ci sono delle capacità che si sviluppano in maniera diversa. Difatti, in base a dei test somministrati ad ambo i sessi, si evidenzia che le donne hanno maggior attitudine a distinguere i suoni e posseggono maggior capacità linguistica, di calcolo, maggior percettibilità del gusto e dell’olfatto e una miglior predisposizione ai lavori manuali di precisione.

Per l’altro sesso, invece, le caratteristiche più spiccate attengono alla risoluzione di dilemmi logico-matematici e a quelle visivo-spaziali. Inoltre, le funzioni del cervello sono 'lateralizzate', ma questo accade molto meno nella donna ove si attivano entrambe le aree cerebrali e non soltanto una, come avviene, ad esempio, durante la lettura di un testo nei maschi che attivano solo l’emisfero cerebrale destro, fenomeno ancora non scientificamente provato.

Oltre a ciò maschi e femmine hanno ciascuno una elevata potenzialità di ammalarsi di talune malattie come Parkinson e schizofrenia per i primi, e Alzheimer, Sclerosi Multipla e depressione per le donne. Chiaramente per altri tipi di patologie, come quelle cardiocircolatorie, influiscono di gran lunga gli stili di vita che influenzano molto il 'genere'.

Anche gli interferenti endocrini possono intervenire nell’equilibrio degli ormoni sessuali con danni sul sistema riproduttivo influenzando pure il sistema nervoso. Gli interferenti endocrini sono sostanze chimiche persistenti nell’ambiente (come pesticidi, prodotti ignifughi o la diossina) che, nonostante siano stati banditi dal 1970 poiché cancerogeni, possono ancora presentarsi anche dopo molti anni nella catena alimentare.

Soprattutto se l’individuo è soggetto a queste sostanze in fasi delicate come quella dello sviluppo, i risultati possono essere: alterazioni dello sviluppo sessuale e del sistema tiroideo e di quello immunitario, alterazioni neuro-comportamentali, come pure avere una elevata possibilità di ammalarsi di tumore al seno e agli organi sessuali.

A conferma e a corredo di quanto affermato, ovvero che il nostro cervello si Plasma e si forma tramite diversi fattori interni e input e influenze esterne al corpo umano, ecco i risultati di uno studio condotto dalla Washington University School of Medicine di St. Louis e pubblicato dalla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences.

Uno studio che potrebbe avere un impatto notevole sulla salute pubblica. Infatti in questa sede si documenta che i bimbi in età prescolare – quindi fino all’età di cinque anni, fascia di età in cui il cervello del bambino è caratterizzato dal fatto che sia particolarmente 'plastico' e pertanto in grado di realizzare sempre nuove connessioni - i quali ricevono cure materne spiccate, aumentano le potenzialità dell’area del cervello che gestisce l’apprendimento, la memoria e lo Stress (vale a dire il dieci per cento in più circa dell’ippocampo).

Ultimo aggiornamento: 19 Giugno 2019
5 minuti di lettura

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