Il 22% delle italiane con un’età compresa tra i 20 e i 30 anni, quindi più di una su 5, si istruisce su contraccezione e prevenzione delle gravidanze indesiderate attraverso la rete. Solo il 16% al web, preferisce un medico ginecologo in carne e ossa. Ma il professionista in questione ha come 'rivali' anche la mamma (prima scelta per il 29% delle under 30), i compagni di scuola (24%) e il migliore amico (20%).
È partendo da questi dati piuttosto allarmanti che la Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) ha deciso di rafforzare la sua presenza online con un nuovo mini sito (contraccezionesmart.sceglitu.it) e una campagna contro i “falsi miti” in cui ci si può imbattere su Internet e non solo.
Molte, infatti, sono le bufale che continuano a circolare in fatto - soprattutto - di contraccezione.
Non è un caso allora che il 20% di donne nel mondo sottovaluti il rischio di rimanere incinta durante rapporti non protetti e ben il 90% dei 15 milioni di gravidanze non volute sarebbe evitabile se si riuscisse a sfatare tutta una serie di errori in fatto di contraccezione.
A preoccupare i medici è soprattutto il rischio che le ragazze si affidino a fonti su Internet spesso non certificate mentre sul mini sito curato dalla Sigo si possono trovare informazioni su tutti i metodi contraccettivi, anche i più recenti come i sistemi intrauterini.
Inoltre il progetto “Scegli tu” è un vero e proprio “consultorio online” dove gli esperti rispondono alle domande dei ragazzi. Si tenta così di colmare la mancanza di un vero e proprio programma di educazione sessuale e affettiva a livello nazionale dato che in Italia, a differenza che nel resto d'Europa, i ragazzi non frequentano corsi obbligatori a scuola su temi quali l’educazione sessuale.
Rimane il fatto che tutte le donne in età fertile dovrebbero recarsi dallo specialista almeno una volta l'anno e se vengono utilizzati i contraccettivi può essere necessaria una maggiore frequenza, soprattutto durante i primi periodi.