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Metodi di barriera femminili: come funzionano?

Metodi di barriera femminili: come funzionano?

Con capacità protettive non elevatissime, i metodi di barriera femminili sono la spugna, il diaframma, il cappuccio e lo scudo cervicale.
In questo articolo:

Quali sono e come funzionano i metodi di barriera femminili?

La spugna contraccettiva, un morbido dispositivo a forma di disco facilmente estraibile, e imbevuto di uno spermicida che inattiva in modo selettivo gli spermatozoi, offre una discreta protezione per 24 ore dopo l’inserimento, anche in caso di diversi rapporti sessuali. Altri metodi di barriera femminili sono il diaframma, il cappuccio cervicale e lo scudo cervicale. Tutti questi dispositivi hanno lo scopo di evitare che gli spermi penetrino attraverso il collo dell’Utero e sono considerati metodi efficaci, anche se non sicurissimi (indice di Pearl 5-10).
 

Come funziona il diaframma?

Il bordo esterno del Diaframma ha un’anima in metallo flessibile che si piega ad archetto. Il diaframma va inserito non più di 2 ore prima del rapporto sessuale: posizionando il bordo anteriore del diaframma dietro l’Osso del pube il bordo posteriore scivola spontaneamente dietro il collo dell’utero, schermando in modo completo il collo uterino. Il dispositivo deve essere mantenuto in posizione per almeno 6 ore dopo l’ultimo rapporto sessuale. I diaframmi disponibili in commercio hanno misura variabile e devono essere scelti dal ginecologo in base alla conformazione delle vie intime della donna; la loro vita utile è di uno o due anni.

 

Quali sono i vantaggi e i limiti del diaframma come tecnica contraccettiva?

Il diaframma non ha mai avuto grande successo in Italia e il suo utilizzo è ulteriormente diminuito negli ultimi anni, da quando non è più consentita la vendita in Italia degli spermicidi (gel, ovuli, candelette, ecc.) a base di nonoxinolo-9 per problemi di tollerabilità locale e per il raro rischio della grave sindrome da shock tossico. È un peccato perché i vantaggi del diaframma, così come di tutti i metodi di barriera, sono notevoli: non esistono controindicazioni ed effetti collaterali (a parte la possibile allergia agli spermicidi o al lattice), è possibile utilizzarli durante l’allattamento, ne è possibile l’utilizzo anche subito prima del rapporto, sono ideali per i rapporti occasionali, sono completamente gestiti dalla donna e il costo è ridotto. A parte la capacità protettiva non elevatissima, gli unici problemi del diaframma sono psicologici, sia per l’uomo, sia per la donna. Un altro problema del diaframma, soprattutto nei giovani con intensa vita sessuale, è l’assenza di protezione dalle malattie sessualmente trasmesse.

 

Come funzionano il cappuccio e lo scudo cervicale?

Il cappuccio cervicale differisce dal diaframma perché più è piccolo e sagomato a forma di campana. Deve essere collocato direttamente sul collo dell’utero e questo può essere difficile per le donne con vie intime molto profonde. L’ultima versione che abbina le caratteristiche dei diaframmi e dei cappucci cervicali è lo scudo cervicale: una coppa di silicone dotato di una valvola unidirezionale che crea un’aspirazione e mantiene il dispositivo aderente alla cervice uterina. Anche l’efficacia protettiva di questi metodi può essere considerata all’incirca analoga a quella del diaframma.

Ultimo aggiornamento: 20 Luglio 2015
3 minuti di lettura

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