In questo momento storico, è fondamentale che chiunque adotti un approccio sessuale più consapevole riguardo alla prevenzione del contagio da Covid-19, e ancor di più, sull’importanza di difendersi dal virus HIV e delle altre malattie sessualmente trasmissibili.
Le abitudini sessuali durante la pandemia
Gli italiani in quarantena hanno fatto meno sesso: è questo il dato emerso da una recente ricerca che ha coinvolto 500 italiani di età compresa tra i 16 e i 55 anni, con l’obiettivo di misurare l’impatto della quarantena sulle abitudini sessuali delle persone.
L’83% degli intervistati, ha confessato un generale calo del desiderio e della pratica sessuale durante il periodo di lockdown. Tra le principali motivazioni espresse a giustificazione di questo decremento vi sono:
- ansia e depressione
- paura/ossessione del contagio
- presenza di bambini in casa
- isolamento e interruzione dei contatti sociali
- obbligo di distanziamento sociale.
Da una prima analisi, la categoria più colpita sarebbe quella dei single, che hanno visto un crollo dell’attività sessuale, addirittura per il 98% degli intervistati, ma anche i partner non conviventi hanno subito un impatto importante nella sfera sessuale dovuta alle forti limitazioni sugli spostamenti. Scenario invece molto diverso per i partner conviventi, dove solamente nel 65% dei casi hanno visto ridurre la propria attività sessuale causata da una progressiva diminuzione del desiderio.
Le conseguenze del Covid-19 in ambito sessuale
L’avvento dell’emergenza sanitaria ha posto inevitabilmente l’attenzione sull’importanza di prevenire il rischio di contagio da Covid-19, sensibilizzando la popolazione sul ruolo cruciale che gioca la prevenzione anche in ambito sessuale.
Infatti, se prima le relazioni intime si vivevano con maggiore libertà e spensieratezza, adesso è necessario stare ancora più attenti alle infezioni trasmesse per contatto, a cominciare dal bacio. Questo semplice gesto è la principale fonte di contagio perché comporta – come tutti sappiamo – la potenziale trasmissione del virus attraverso la saliva. Al di là, quindi, della propria cerchia di conviventi, andrà evitato anche nel periodo post Covid.
Anche il sesso orale e quello anale, sono piuttosto rischiosi: il virus è stato infatti isolato non solo nella saliva, ma anche nelle feci delle persone infette, mentre autoerotismo e masturbazione non comportano alcun pericolo, in particolare se si presta attenzione a lavare le mani correttamente.
I consigli per vivere il sesso in sicurezza
Le limitazioni imposte dalla pandemia globale da coronavirus hanno permesso di riflettere in fatto di abitudini sessuali e la ripresa delle relazioni intime post-Covid andrà fatta ponendo maggiore attenzione alla prevenzione delle condizioni di salute sia proprie che del partner.
Per questo, un gruppo di esperti medico-scientifici del reparto Malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, ha individuato i principali comportamenti responsabili da seguire in ambito sessuale:
- è importante fare delle esperienze sicure focalizzate sulla prevenzione, al di là dell'identità di genere o dell'orientamento sessuale;
- bisogna conoscere le pratiche sessuali che comportano un rischio di infezioni trasmissibili, come rapporti non protetti anali, vaginali e orali;
- avere sempre rapporti protetti con il preservativo, in quanto garantisce sicurezza e protezione verso tutte le infezioni sessualmente trasmissibili;
- il preservativo va indossato correttamente, dall’inizio alla fine del rapporto e va maneggiato correttamente stando attenti a non danneggiarlo;
- mantenere un’accurata igiene intima e personale, prima e dopo i rapporti sessuali;
- per qualsiasi dubbio, informarsi attraverso pareri medici o fonti web accreditate.