Ambroise Paré può essere definito il padre della Chirurgia moderna. Figura di grande spessore nella Francia e nell'Europa del secolo XVI, sarà il chirurgo di grandi sovrani francesi, quali Enrico II, Francesco II, Carlo IX ed Enrico III. Paré nacque a Laval nel 1509, fece il suo primo apprendistato presso un chirurgo-barbiere all'età di 13 anni e a 19 era già all'ospedale Hôtel-Dieu, una delle scuole di medicina più famose di quel tempo.
Ma fu sul campo di battaglia che divenne famoso e conosciuto in tutta Europa. Egli, infatti, nel 1537, accompagnando il duca di Montejean, si trovò a prendersi cura dei soldati feriti durante la battaglia del Passo di Susa. Qui scoprì che, al contrario di ciò che si credeva, la polvere da sparo non conteneva veleni; era tradizione sanitaria curare allora queste ferite con dell'olio bollente ed un ferro arroventato per cauterizzare.
Un giorno, però, a corto di scorte, Paré ideò un'alternativa alle cure tradizionali, mescolando rosso d'uovo, olio di rose e trementina ed ottenendo un disinfettante migliore di quello utilizzato, poiché questo non produceva effetti devastanti come il precedente.
Alla morte del duca di Montejean, Ambroise Paré tornò a Parigi e, dopo essersi sposato, entrò al servizio del Conte di Rohan, continuando a cercare nuove tecniche chirurgiche. Durante il tentativo di riprendere in mano le sorti della città di Perpignan, assediata dagli Spagnoli, il maresciallo de Brissac ricevette un proiettile nella spalla, che non si riusciva a trovare; Paré ebbe l'idea di mettere il maresciallo nell'esatta posizione in cui era al momento del ferimento e così riuscì a tirare fuori il proiettile.
Nel 1545, in un'altra campagna di guerra, riuscì ad estrarre il manico di una lancia che aveva colpito il duca di Guisa in pieno volto, sotto l'occhio, dimostrando così il suo valore davanti a tutti.
Nel 1547, Paré cominciò ad esercitare a Parigi sui parti, sugli INTERVENTI più complicati, sulle fratture. Egli elaborò anche una tecnica di legatura delle vene, ma dovette aspettare 5 anni prima di metterla in pratica. Intanto, Francia ed Austria entrarono in conflitto e Paré seguì il conte di Rohan in questa impresa bellica.
Durante l'assedio di Danvilliers, si trovò a praticare un'amputazione ad uno degli stretti collaboratori del conte e fu in questa occasione che Paré, invece di cauterizzare la ferita con il ferro rovente, utilizzò per la prima volta la sua tecnica di legatura dei vasi, riuscendo a salvare il paziente. Alla morte del conte, ucciso a Nancy, Ambroise Paré si mise al servizio del re di Navarra prima e del re di Francia Enrico II poi, legando così, indissolubilmente, la sua carriera medica alle sorti della dinastia francese.
Sebbene fosse stato nominato da re Primo Chirurgo, ed avesse anche acquisito il titolo di Dottore in Chirurgia con l'appoggio del re in persona, Paré fu mandato di nuovo al fronte prima a Rouen, poi a Dreux e a Le Havre e fu soltanto la sua amicizia con il re e la sua maestria come chirurgo che lo salvarono dalla strage di San Bartolomeo a spese degli ugonotti (egli, infatti, apparteneva a tale fede).
Dal 1564 al 1566 accompagnò il re Carlo IX nel suo viaggio in giro per la Francia, ma con l'ascesa al trono del nuovo re Enrico III, nel 1574, Ambroise Paré si stabilì finalmente a corte e si dedicò interamente alla stesura dei suoi numerosi libri. Morì il 20 dicembre 1590 e fu sepolto con funerali solenni nella chiesa di Sant'Andrea delle Arti a Parigi.