L’estate è la bella stagione: si va al mare, in montagna e i più fortunati fanno i bagagli per un lungo viaggio. Non mancano, però, le insidie per la nostra salute. Ecco perché è importante essere consapevoli di quali si trattano per prevenirle o curarle.
Attenzione all’Enterovirus
Innanzitutto, il primo posto dove ci si può beccare un Virus con tutte le conseguenze del caso è in acqua e non importa che sia quella del mare o di un lago. In particolare, il rischio è essere contagiati dall’Enterovirus così resistente da non essere reso inattivo dai succhi gastrici e biliari.
Basta che colpisca un membro della famiglia o un amico con cui si sta viaggiando per diffondersi facilmente.
I sintomi sono vari: si va da un comune raffreddore a infezioni al cuore e al cervello e può essere particolarmente fastidioso per le donne incinte o che stanno allattando. In questi casi è opportuno rivolgersi a un medico.
La malattia di Lyme
Diffusa dalle zecche, la malattia di Lyme può coinvolgere il sistema nervoso, le articolazioni e il cuore. Come evitare problemi? Si consiglia l'uso di un repellente contro gli insetti.
Occhio all’acqua sporca: pericolo E.coli
Sempre meglio bere acqua di cui si conosce l’origine, perché il rischio di dovere fare i conti con l’E.coli può essere alto. Si tratta di un batterio che può causare disidratazione. Meglio, quindi, comprare acqua al supermercato che bere da fontane o dai rubinetti, soprattutto nei luoghi esotici.
Il virus del Nilo
Vacanza in Egitto? Attenzione alle zanzare che diffondono il famigerato virus del Nilo. C’è da dire, però, che solo l’1% delle persone infette sviluppa sintomi neurologici a tal punto da rischiare la vita. Quindi, come nel caso delle zecche, il consiglio è usare repellenti ad hoc e indumenti protettivi.
La pertosse
La pertosse è una patologia infettiva particolarmente diffusa tra i bambini. Per prevenirla, però, bastano la vaccinazione e una buona igiene: invitare i bambini a lavarsi spesso le mani in estate è un buon inizio, soprattutto se spesso a contatto con tanti piccoli amici.
Intossicazione alimentare
In estate il cibo, in caso di lunga esposizione al caldo, ha più probabilità di essere contaminato dai batteri: questi microrganismi, infatti, crescono più rapidamente quando le temperature sono roventi. Cosa fare? Semplice: cibo sempre al fresco!
L'impetigine
Si tratta di un’infezione cutanea molto contagiosa che colpisce particolarmente viso, collo e mani di bambini e neonati. Causata da due Batteri (Streptococco e Stafilococco), questa patologia, se adeguatamente curata, scompare entro 2 - 3 settimane.
Micosi in piscina
Per chi preferisce la piscina al mare, il rischio è patire i sintomi dell’infezione fungina, amplificati dal cloro. La micosi può colpire varie parti del corpo: testa, capelli, bocca, genitali, piedi e organi interni (come l’intestino). Tra i sintomi più comuni figurano prurito, bruciore, rossore, disturbi digestivi.
Come si cura? Con creme a base di sostanze anti-micotiche da applicare due volte al giorno per almeno quattordici giorni.
Come si previene? È opportuno indossare sempre ciabattine in gomma a bordo piscina, nella doccia e nello spogliatoio, nonché usare teli, asciugamani e spazzole rigorosamente personali.
Le punture di insetto
In estate si moltiplicano le punture di insetti ma, nella paggior parte dei casi, le conseguenze sono lievi: rossore, prurito, bruciore o leggero gonfiore. Solo in rari casi la puntura di un insetto (ape, vespa, calabrone, scorpione) può provocare gravi reazioni, soprattutto in caso di allergie.
Il discrimine tra il lieve e il pericoloso sta nei sintomi: se la persona punta avverte respirazione difficoltosa, gonfiore di labbra/palpebre/gola, vertigini, debolezza, confusione, battito cardiaco accelerato, orticaria, nausea, crampi, vomito, allora bisogna immediatamente contattare un medico o andare verso il più vicino Pronto Soccorso.
In tutti gli altri casi, invece, per provaresollievo, basterà togliere l’eventuale pungiglione, lavare l’area interessata con acqua e sapone o applicare un crema ad hoc. Lo stesso vale in caso di puntura di medusa.
Colpo di sole e di calore
La differenza tra il colpo di sole e il colpo di calore sta nel fatto che mentre il primo è legato all’esposizione diretta ai raggi solari (ad esempio, in spiaggia o in aperta campagna), il secondo è causato dalla temperatura esterna molto alta e dalla mancata dispersione di calore. I più a rischio, naturalmente, sono i soggetti più deboli: i bambini e gli anziani. Per prevenire complicazioni, basta evitare di stare troppo tempo sotto al sole, preferendo invece luoghi freschi quando le temperature sono troppo elevate.
Per approfondire guarda anche: “Che cos'è l'impetigine?“