La cardioaspirina viene consigliata nelle forme di cardiomiopatia dilatativa, indipendentemente dalla presenza o meno di coronaropatia per evitare che si possano formare trombi (aggregati piastrinici) dovuti al rallentamento del flusso di sangue che si verifica nelle cavità cardiache. In presenza di possibile reazione allergica (orticaria) il farmaco può essere sospeso ed eventualmente sostituito su indicazione del cardiologo con altre terapie. Le modifiche di umore non sono certamente dipendenti dalla cardioaspirina. Le alterazioni caratteriali sono piuttosto da riferire a problemi cerebrali che potrebbero avere una correlazione con la cardiopatia se ci sono alterazioni di flusso ematico al cervello. Ma a tal riguardo è opportuno consultare un neurologo per una valutazione di eventuali patologie in questo distretto.