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Esperto Risponde

gradirei un Vs parere professionale circa una situazione di cui, mio malgrado, sono stata testimone. Vorrei chiarire che mi rivolgo a Voi al fine di approfondire emglio le mie frammentarie conoscienze in merito di consesno informato, visto che dove lavoro nessuno mi ha risposto chiaramente e non vuole assolutamente essere una tto d'accusa contro alcuno. Lavoro in un ospedale del SSN come OSS, in sala operatoria. Un paziente, che doveva essere sottoposto a intervento di TURBT, ha eseguito la valutazione anestesiologica in ambulatorio. In tale sede, l'anestesista, per inquadrare meglio il paziente, ha rischiesto anche una valutazione cardiologica, che è stata eseguita qualche giorno dopo. Il paziente durante la prima visita anestesiologica non aveva firmato il consenso relativo. La visita cardiologica, che non evidenziava nulla di preoccupante, è stata vista e copiata sul cartellino anestesiologico da un altro anestesista. Senza che però nessuno si preoccupasse del fatto che il consenso non fosse firmato (voglio sperare a causa di una svista). Il giorno dell'intervento del suddetto paziente (una 20° di giorni dopo la prima visita anestesiologica) l'anestesista della seduta operatoria,che era un altro medico (all'oscuro della situazione e che si è trovato il cartellino in mano alle 7.45) si è visto arrivare in sala operatoria alle 7.45 del mattino il paziente che non aveva firmato il consenso e, per forza di cose, glielo ha fatto firmare davanti alla sala operatoria... mi domando è una pratica corretta dal punto di vista medico legale, tenuto conto dell'ampio arco di tempo intercorso? non c'è un tempo minimo "raccomandato", in casi in elezione, offerto al paziente per riflettere su quanto gli è stato spiegato e proposto? Ha valore medico legale un consenso informato di tale tipo? Grazie per l'attenzione che vorrete dedicare alle mia domande. Carla

Risposta del medico
Giuliana Bordignon
Giuliana Bordignon
tranne che nelle urgenze il consenso informato va firmato almeno 24 ore prima dell'intervento chirurgico purtroppo la caotica organizzazione dei nostri ospedali non sempre fa rispettare questa norma ancora nessuno è stato condannato per questa violazione di percorso le ricordo che firmando il consenso il paziente dichiara di aver compreso le informazioni ricevute sul percorso chirurgico e sulle eventuali complicanze e che giuridicamente il momento della informazione può non essere contestuale alla firma
Risposto il: 01 Marzo 2009