Gentile signora, la ringrazio per aver condiviso una legittima domanda a fronte della sua sofferenza.
Da parte mia, tentando di entrare il più possibile in sintonia con il suo disagio, vorrei trasformarla in questo modo, dando voce a suo sentirsi non riconosciuta adeguatamente: a che serve la psicoterapia?
Secondo me, il primo obiettivo di un intervento terapeutico dovrebbe essere quello relativo alla salvaguardia della integrità bio-psico-sociale di una persona. Innanzitutto non nuocere.
Per questo motivo, sembrerebbe del tutto lecito da parte sua legittimare il suo desiderio di interrompere la terapia di coppia. Soprattutto nel caso in cui il terapeuta non abbia intenzione di aggiornare il suo punto di vista professionale e modificare il suo progetto di intervento (compresa la modalità di approccio) che non può trascurare la sua attuale, legittima e sacrosanta esigenza, di sentire tutelata (fino a quando lei ne sentirà il bisogno) quella parte "segreta" di sè.