A Luglio 2004 si e' verificato il primo episodio di
Astenia, febbre intermittente, dolori muscolari che e' durato circa un mese durante il quale il medico di base mi ha prescritto alcuni esami dai quali sono risultati parecchio alterati i valori relativi al fegato. Dopo una visita dall'internista non e' stata fatta alcuna
Diagnosi, essendo stato un episodio fine a se stesso. A Dicembre i valori alterati sono tornati alla normalita'. A fine Aprile 2005 si e' verificato il secondo episodio, identico al primo ma senza dolori muscolari. Dagli esami del sangue prescritti da un bravo internista di Niguarda sono risultati ancora alterati tutti i valori del fegato (FA 800, GGT 700) e anche il CA 19.9 3700. Ho effettuato anche l'emocoltura che e' risultata negativa. Ho fatto tutti gli esami possibili per escludere una eventuale neoplasia (Ecoendoscopia gastrica e pancreatica, colonscopia, varie ecografie, tac) che sono risultati essere fortunatamente negativi. Questo secondo episodio e' durato esattamente due mesi con febbre fino a 39.5 a giorni alterni, astenia, nausea. Ho quindi fatto una visita da un epatologo sempre di Niguarda che mi ha diagnosticato per certo una malattia autoimmune (anche se in mancanza di prurito che non ho mai avuto), cirrosi biliare primitiva o colangite sclerosante che potra' essere diagnosticata con certezza con una
Biopsia al fegato che pero' ritiene di dovermela effettuare alla prossima riacutizzazione della malattia. Mi sta curando con il Deursil. La domanda e' la seguente: e' giusto effettuare la biopsia durante la fase acuta della malattia? Magari il prossimo episodio si verifichera' tra un anno, magari tra due. Nel frattempo le condizioni del fegato continueranno a peggiorare?