Il trapianto epatico non rappresenta una pratica terapeutica preventiva ma viene preso in considerazione solo quando la situazione clinica lo fa ritenere indispensabile, essendo comunque gravato da una mortalità intraoperatori e post-operatoria non trascurabile, rispetto alle probabilità di mortalità in assenz saidf trapianto epatico per un paziente cirrotico in fase di compenso e con discreta riserva funzionale epatica. Ciò sembra appunto essere il caso di sua moglie.