Salve, nonostante i mille pensieri e la rabbia cercherò di essere il più chiaro possibile: mia moglie ha perso il bambino da circa xx settimane alla fine dell'ottavo mese di gravidanza. Durante tutta la gravidanza (la seconda-nella prima nessuno problema) ai vari esami (bitest-morfologica e varie ecografie) è sempre andato tutto bene senza nessuno problema eccetto all'ultima visita fatta circa 10 giorni prima, ovvero l'accrescimento dove mi hanno riscontrato un piccolo ritardo della crescita visto che il bambino pesava circa 200 grammi in meno.
Avuto l'esisto abbiamo contattato il ginecologo che seguiva mia moglie per vedere cosa fare il quale ha detto che avrebbe controllato lui alla prossima visita ovvero dopo 3 settimane. Adesso la domandona che mi sta logorando è stato giusto agire così? o si dovevano prevedere dei controlli per capire se qualcosa non andava? intanto mio figlio dopo circa 10 giorni dopo una rottura delle acque da parte di mia moglie al pronto soccorso ci hanno detto che non c'era più battito. In attesa di una sua risposta, porgo distinti saluti.
La morte endouterina del feto è un dramma assoluto: purtroppo non sempre è previdibile ed evitabile! L'autopsia dirà la causa e farà luce per capire meglio. Per vedere una variazione significativa della crescita fetale devono passare almeno 2 settimane tra un'Eco e l'altra. Purtroppo in un caso così drammatico bisognerebbe conoscere nei dettagli tutte le varie tessere del puzzle, per dare una valutazione precisa. Le ribadisco che peraltro non è possibile portare a zero il rischio di tali eventi sfortunati!