Ho 43 anni e nel complesso godo di buona salute ma ho un problema comparso all'età di 24 anni che si intensifica col passare del tempo e mi crea disagio: non sono più in grado di sostenere sforzi fisici. Mi spiego meglio: eseguo lo sforzo fisico ma, proporzionalmente all'intensità dello sforzo, necessito di diversi giorni per recuperare. Durante questo recupero sono spossato, ho una insuperabile astenia fisica e mentale, mi sento fiacco e molle come se avessi la pressione bassa. Questo mi ha obbligato a sospendere da un paio di anni l'attività fisica in palestra e la corsa, attività che 20 anni fa praticavo 3 volte la settimana per ore e che con il passare del tempo si sono ridotte per concedere il recupero richiesto dal mio corpo, recuperi semrpe maggiori che hanno imposto dapprima una diminuzione della frequenza e della durata degli allenamenti e ora la completa interruzione.
L'aspetto allarmante è che attualmente da un paio di anni questo affaticamento e senso di spossatezza sopraggiungono anche durante una semplice passeggiata: recentemente una pedalata di un'ora mi ha costretto all'inattività pressocchè totale per 3 giorni. Sforzi minimi come sollevare un bicchiere o scrivere o tenere in mano l'asciugacapelli mi causano dopo pochi secondi bruciore dei muscoli interessati e dei tendini che rimangono indolenziti perennemente (almeno quelli delle braccia forse perchè i piu utilizzati).
La prima volta che si è manifestato questo problema 20 anni fa sono stato ricoverato in ospedale per 2 settimane durante le queali sono stato controllato da un neurologo, reumatologo e altri e ho effettuato diverse analisi ematiche e strumentali: risonanza magnetica, elettromiografia... nessun esame ha riscontrato anomalie eccetto un valore del CPK particolarmente alto. Sono stato dimesso con la diagnosi di "ipercpkemia da sovraccarico funzionale con note di lattacidosi" e messo a riposo per 30 giorni.
Dopo un anno ho ripreso le normali attività sportive. Nel tempo il problema si è riproposto, piu volte, con intensità piu o meno gravi, a distanze temporali sempre piu frequenti: una volta l'anno, poi due, tre... fino ad arrivare alla situazione attuale descritta sopra. Nel tempo mi sono sottoposto ad altri analisi e sono stato visitato da altri specialisti: neurologo, elettromiografia, reumatologo, ho eseguito un esame della curva dell'acido lattico nei muscoli a riposo e dopo uno sforzo, e diversi esami del sangue che a parte rilevare un valore del cpk sempre sopra la norma (ma giustificabile dall'attività fisica - ipse dixit -) hanno evidenziato solo una anomalia nel valore degli autoanticorpi.
Non so se è rilevante ma soffro anche di addormentamento degli arti (se accavallo le gambe o se poggio il gomito sul finestrino dell'auto... inizia il bruciore e poi il formicolio) Io vorrei trovare una soluzione ma a quale specialista dovrei rivolgermi? Grazie per aver avuto la pazienza di leggere fino qui.
Sicuramente esistono problemi posturali scorretti che stanno degenerando le curve della schiena chiamate lordosi (cervicale e lombare). La medicina può solo indagare e dare farmaci sintomatici: deve uscire dalla sua postura scrretta attivamente (lei è uno sportivo...) e ora si può!