Buongiorno, 65 anni, h 1,74 m. Peso 70 kg. Tx rene da vivo da gen.2015 ( 3 anni dialisi, IRC x ADPKD). Fegato gravemente policistico, per ora trattato solo con fenestrazione parziale di cisti, durante nefrectomia dx pre Tx. Tutto ok funz. sia renale che epatica. Da anni markers Ca 125 e 19.9 alti ( con punte anche di 10 volte il valore soglia). Dopo controlli nulla di “strano”, sinconcluse che dovuti a fegato policistico e versamenti (lievi) in addome e polm.dx. ( e da letteratura che ho trovato) L’alfa fetoprot. Misurata solo una volta l’anno scorso, era 6,5 ng/ml con un range di normalità indicato in 0-7,00 . Ora e salita a 7,6. Le ecografie sono di difficilissima lettura vista la mole di cisti che sovverte grandemente il fegato, le eseguo annualmente e sono “stabili”. Non potendo fare RM ( clippaggio aneurisma cer. Nel 1996 con clip che non consente) nè desiderando fare TAC con contrasto x salvaguardere al max il rene , e premettendo che tra 20/30 gg in occasione di un prelievo di controllo farò inserire anche la AFP, LE CHIEDO: - posso ritenere “leggero” il valore, visto che ho letto in letteratura che si o a 10 ng/ml è da ritenersi normale? - può essere determinato anche da un fegato le cui zone di parenchima ( e funziona!) sono sparse tra innumerevoli cisti, che ogni tanto “ripara” le zone creando nuovi epatociti, come ad es. un fegato post resezione? - da quale valore sarebbe giustificato il ricorso ad un esame con mezzo di contrasto? Naturalmente tutto questo NON per porre in dubbio le decisioni del nefrologo che mi segue naturalmente, ma per un semplice parere sul “valore” appena sopra il range di normalità dell’Ospedale ove ho effettuato l’esame. Molte grazie, mi scuso per l’ansia.
Gent.ma sir.ra Da quanto dice è un bel problema. I valori normali, in genere, sono espressione di una valutazione statistica con deviazione standard al 95% circa. Non è un problema, anche perché si discosta di poco. È importante lo stato clinico, è importante valutare i rischi/benefici che ci sono. È seguita da un nefrologo bravo si deve lasciar guidare da lui. Di più non posso dirle dato il difficile e complesso dato clinico. Un saluto prof. Claudio Di Veroli