Logo Paginemediche
  • Programmi
  • Visite
  • Salute A-Z
  • Chi siamo
  • MediciMedici
  • AziendeAziende
decorazione 1
decorazione 2
decorazione 3
decorazione 4
decorazione 5
decorazione 6
circle
circle
Esperto Risponde

Al mio piccolo giuseppe era stato auscultato un

Al mio piccolo Giuseppe era stato auscultato un lieve soffio cardiaco, che, in seguito ad approfonditi accertamenti, in particolare ecocardiografia (eco-colordoppler cardiaco) è risultato essere un "prolasso sistolico del lembo posteriore mitralico, condizionante reflusso mitralico di grado lieve emodinamicamente non significativo. - Nei limiti per il resto." Che fare? Sono disperata! Mio figlio è iperattivo e vivace. Devo privarlo della ginnastica? Dobbiamo compiere ulteriori accertamenti? Soprattutto, a quali rischi va incontro? Grazie per la risposta, Maria una mamma disperata.
Risposta del medico
Paginemediche
Paginemediche
Non è assolutamente il caso di essere disperata, ed in generale neanche preoccupata. Il prolasso mitralico non costituisce di per se un rischio clinico; è semmai una lieve anomalia morfologica (quindi della forma, ma non della funzione) di una valvola, che deve essere seguita nel tempo, facendo periodicamente (ma non spesso, è sufficiente ogni 3 anni circa) un ecocardiogramma, per accertarsi che non evolva verso la vera e propria malattia cardiaca, che sarebbe l’insufficienza mitralica, cioè una anomalia di funzione della valvola. Anche se si dovesse confermare un significativo prolasso (ma ciò non è detto, potrebbe anche non essere evidente ad un successivo esame) solitamente non è richiesta nessuna terapia, tranne che per due circostanze: 1) se dovesse associarsi la tendenza a tachicardia o aritmie (percepite come palpitazioni), potrebbe essere utile usare farmaci betabloccantui; ciò tuttavia non è frequente; 2) nel caso di procedure odontoiatriche o di interventi chirurgici, per prevenire il rischio che si abbia una infezione della valvola, si devono usare preliminarmente degli antibiotici (“profilassi dell’endocardite batterica”); si tratta comunque di una pratica molto semplice. In conclusione, come vede, non è affatto una situazione drammatica, ma che richiede soltanto un po’ di attenzione e alcune precauzioni. Quanto all’attività fisica, non vi è alcun motivo di limitarla.
Risposto il: 19 Ottobre 2006