Geentile utente, è una questione di rapporto tra di voi e di approccio di psicoterapia. Ci sono approcci più psicanalitici che lavorano sui sogni e non sul sintomo o sulle cause di questo. Ho scritto una serie di articoli su come orientarsi nel labirinto della psicoterapia, le lascio i link in modo che possa farsi un'idea più precisa: ipnosicagliari.blogspot.com
Tenga conto che ci sono terapie brevi che trattano le fobie in una decina di sedute.
Ma prima di pensare a cambiare orientamento e quindi terapeuta, il mio suggerimento è di affrontare di petto con lui la faccenda: cosa significa impasse? Che le ha provate tutte e non riesce a risolvere il problema? Che si è trovato in un vicolo cieco e non sa come proseguire? Che i sogni sono l'ultima spiaggia? Che forse è ora di salutarsi? Che superato questo scoglio ci sarà la guarigione?
Non lo so, perchè non sono io quel terapeuta, quindi il mio suggerimento è di andare avanti solo se avrà delle risposte sostenute da motivazioni tecniche e teoriche valide. Perchè capisce bene che continuare una terapia parlando del più e del meno aspettando che un bel sogno arrivi fa perdere tempo a entrambi.
A sua disposizione.
Dott. Delogu