La malattia di cui è affetta è data da una alterazione anatomica del bronco che, così modificato, non è più in grado, progressivamente, di assolvere alle funzioni di trasporto del muco, difesa immunitaria, ventilazione polmonare. Progressivamente l'area è preda di infezioni croniche in genere sostenute da una flora microbica mista talvolta di difficile controllo. Il suo problema, però, non è principalmente terapeutico bensì diagnostico: perchè ne è affetta? Quando sono localizzate, in genere, sono conseguenza di processi infettivi acuti (in genere polmoniti) che hanno evoluto in maniera anomala. Quando sono diffusamente presenti bilateralmente si propende per una ipotesi differente, in genere congenita e correlata alla presenza di una alterazione della funzionalità della ciglia vibratili. E' opportuno stabilire correttamente la patogenesi.
In quanto alle cure termali bisogna solo considerare il grado di "reattività" dei bronchi che, di norma, è presente in vario grado in queste patologie. Tale sensibilità dell'apparato respiratorio potrebbe inficiare la sua tolleranza alle inalazioni stesse. I farmaci indicati per la terapia inalatoria (che dovrà prevedere un nebulizzatore ultrasonico con riscaldamento dell'aerosolizzato e non uno qualsiasi) sono prevalentemente mucolitici, mucocinetici (facilitanti la progressione del muco) ed antibiotici perlopiù indicati da un esame microbiologico dell'espettorato. Sconsogliati i cortisonici. Lo sport è indicato a seconda delle condizioni generali e respiratorie del paziente che potrebbe, non infrequentemente, presentare gradi anche significativi di ostruzione bronchiale (erroneamente indicati come asma bronchiale).
Stia sotto stretto controllo specialistico!