Salve, sono un ragazzo di 28 anni. Circa un anno fa, per una serie di coincidenze, ho fatto alcune analisi per una ginecomastia insorta all'età di 10 anni. Tutto negativo tranne alfafetoproteina ad un valore di circa tre volte la norma. Subito ordinati gli esami oncologici ed epatici: tutto a posto, sia le
Transaminasi che i marcatori epatovirali. Fatta ecografia scrotale ed addominale: niente di niente! Ora ho appena fatto una TAC addominale, di cui sto aspettando i risultati. I medici sono molto disorientati. Io invece ho sfogliato qualche libro ed ho letto che valori di alfafeto così modesti (circa 30 unità contro un massimo di 10) indicano un problema epatico cronico, anche non manifesto.
Ora mi si potrebbe dire: finché stai bene non ti preoccupare.Io rispondo: io non mi sento bene!
Non ho particolari disturbi, ma una serie di sintomi vaghi: stanchezza, forte spossatezza dopo i pasti con senso di gonfiore addominale, a volte sensazione di stordimento,di poca lucidità.Se non avessi fatto il dosaggio dell'alfafeto avrei dato la colpa ad una sindrome dispeptica ma ora?
Aggiungo la sensazione di malessere che mi sopravviene dopo anche solo un bicchiere di birra;per non parlare della panna e dei cibi grassi in genere.
Come ultima cosa il calo a picco della libido. Non riesco a stabilire fin dove arriva un'eventuale stato depressivo(peraltro giustificabile in un mio particolare momento personale) e da dove può partire una
Patologia epatica più o meno seria.
Ah, dimenticavo una cosa, non so quanto importante: sette anni fa ho fatto una
Terapia di Lymbitryl Plus, al massimo dosaggio per un anno e mezzo.Possibile che mi abbia danneggiato anche solo vagamente il fegato?
L'unica cosa che vorrei capire è se sto diventando ipocondriaco oppure se tutto ciò mi deve indurre ad approfondire, a fronte di un atteggiamento alquanto ottimistico dei medici che ho sentito finora.
Grazie.
Stefano