L’aumento isolato della bilirubinemia, soprattutto della quota non coniugata od indiretta, in assenza di altre alterazioni dei test epatici fa supporre che possa trattarsi di una sindrome del tutto benigna che viene detta sindrome di Gilbert, per la quale non è necessario intraprendere alcuna terapia né ulteriori approfondimenti. Per quanto riguarda l’aumento dell’amilasi, è necessario, prima di tutto, stabilire se si tratta di un aumento relativo alla frazione salivare dell’amilasi od a quella pancreatica. Infatti esistono due frazioni (isoenzimi) dell’amilasi che devono essere distinte mediante la ricerca degli isoenzimi. In tal modo sarà possibile, successivamente, indirizzare il programma diagnostico-terapeutico verso la patologia più probabile. Un ulteriore modo di verificare l’eventuale coinvolgimento del pancreas nell’aumento dell’amilasi è costituito dalla contemporanea ricerca della lipasemia, che spesso si accompagna all’aumento della amilasemia nelle patologie pancreatiche.