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Esperto Risponde

Angioma sulla gamba: meglio operarlo?

Buongiorno, dalla nascita ho un angioma cavernoso sulla coscia sx che durante l'adolescenza (tra i 17 e i 19 anni) si è sviluppato aumentando la sua superficie, forse incentivato dalla pillola anticoncezionale. Da allora durante l'inverno sento la zona dell'angioma e quella circostante fredde, mentre d'estate l'angioma è più caldo rispetto al resto della gamba. In particolare a periodi pulsa in maniera fastidiosa e a volte intorno alla zona percepisco alcune fitte.

In passato ho provato una terapia laser e una al cortisone che apparentemente mi hanno solo reso più sottile la pelle sovrastante. Ora ho 25 anni, non uso più la pillola e da un anno e mezzo uso l'anello. Ho tenuto sotto controllo le dimensioni e la profondità dell'angioma e non sono variate (15mm Ca. Di diametro e 4mm di profondità), ma ciò che vorrei sapere è se in questi casi è preferibile operare chirugicamente o meno, visto che questi fastidi e questi dolori sembrano ripresentarsi periodicamente ogni anno.
Vorrei sapere anche se c'è un rischio che si ripresenti un angioma o un problema in seguito all'intervento. Grazie mille per la sua attenzione e disponibilitá.

Nel 2012 a seguito di un ecocolordoppler il referto diceva: in corrispondenza della tumefazione apprezzabile lungo il versante interno della coscia di sinistra al III inferiore, si riconosce, nel contesto del tessuto adiposo superficiale area sfumata, disomogeneamente iperecogena, estesa per circa 15mm che presenta, al controllo colordoppler, prevalente componente arteriosa a bassa resistenza in reperto compatibile più con malformazione artero-venosa che con angioma.

Risposta del medico
Dr. Daniele Prosetti
Dr. Daniele Prosetti
Specialista in Neuroradiologia e Radiodiagnostica

Cara Signora, ci sono alcune cose non chiare che non permettono di rispondere al meglio. Anzitutto lei riferisce di avere un angioma cavernoso dalla nascita, tuttavia più sotto riporta che la diagnosi ecocolodoppler nel 2012 fu di malformazione artero-venosa e non di angioma cavernoso. Sono due entità profondamente diverse. Poi non capisco chi ha posto indicazione all'intervento (un chirurgo vascolare? lei stessa?). Infatti i sintomi che riferisce appaiono piuttosto modesti (anche se fastidiosi), mentre la lesione non aumenta di dimensioni; tutto questo non mi sembra giustificare l'esigenza di asportazione, che come tutti gli atti chirurgici è soggetta a possibili complicazioni ed anche a recidive.
Spero di aver risposto alle sue domande, altrimenti faccia un altro post cercando di specificare meglio, in risposta alle mie perplessità su esposte.

Risposto il: 20 Luglio 2017