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Esperto Risponde

anima e corpo

Ad aprile 2010 a mio padre è stato diagnosticato un tumore al pancreas (bene) male insomma siamo quasi ad aprile 2011 ed è con noi. Ora però pesa quanto un bimbo del 3 mondo il suo viso è talmente asciutto da far vedere ben chiare le ossa del suo cranio (una lastra). Sto male. Potrei solo di un anno creare un romanzo (Orrore) ricerca infinita e senza fine del significato VITA - MORTE. Tornando a noi . . . . . . (il non ricordo) problema che mi sta affliggendo in maniera più incisiva in questo periodo amnesia non riesco a ricordare nomi vie posti e varie. Ho paura di impazzire.Ricordo che dopo vari episodi di crisi epilettiche avute all’età circa di 30 anni prendo Lamictal 100 mg. 2 volte al giorno mattina e sera e qualche tempo in là sono stata male ho avuto come lo chiamo io una sorta di buio mentale la mente girava ovunque ma non vedeva il bello la luce la vita ma solo dolore tristezza disperazione Volgendo gli occhi su una persona di una certa età non pensava a quanto era bella (come capitava di solito) ma al :- ha sofferto? I segni del tempo erano come delle piaghe infette nella mia mente e il solo vederla mi portava a piangere e a sperare che fosse felice – ma non lo sentivo dentro di me BUIO che mi faceva vedere solo sofferenza. Non ho mai pensato tanto a me stessa. Comunque causa questo altre medicine lexotan 3mg. 3 volte al giorno e delle gocce. Questo riepilogo dei farmaci mi costringo a farlo per vedere se anch esso è causa di questo smarrimento. Cosa posso fare non posso stare in queste condizioni soprattutto in questo momento /periodo insomma i miei devono star sereni e mia madre a volte mi ha visto stralunata e questo non voglio accada perché deve stare serena. Ho 36 anni mi chiamo Nietta e ringrazio a prescindere.
Risposta del medico
Dr. Massimo Barrella
Dr. Massimo Barrella
Specialista in Neurologia
Cara Nietta, quando si soffre per qualcun altro si soffre di più. Per questo è importante instaurare un distacco, che non vuol dire menefreghismo, nè egoismo, ma semplice delimitazione tra se stessi e gli altri. La vita e la morte sono un tutt'uno, se si arriva a cogliere questa cosa si riesce a soffrire di meno per la nostra condizione di mortali. Abbracci. P.S. non si intossichi
Risposto il: 24 Marzo 2011