Gentile signora, potrebbe essere interessante sapere quanto tempo è passato dall'arrivo della bambina in Italia, soprattutto per comprendere se questo suo modo di fare dura già da molto (e contemporaneamente valutare il suo grado di sofferenza).
Immagino però che si tratti solo di alcuni mesi, motivo per il quale mi sento di tranquillizzarla.
E' certo, la bambina sta soffrendo lo "sradicamento" dall'ambiente in cui ha vissuto in precedenza e nel quale ha avuto modo di contare sull'amicizia di altri bambini e bambine, la sicurezza di molti punti di riferimento e, perciò, la tranquillità di sentirsi accolta e riconosciuta.
Ora, con il trasferimento, è iniziato un faticoso periodo di adattamento che sicuramente la bimba supererà con successo, potendo contare sulla vicinanza della mamma e del papà. Il comportamento della bambina può ritenersi normale perché è in stretto rapporto con il suo trasferimento in questo nostro paese, dove si parla un'altra lingua e si incontrano persone diverse rispetto a quelle incontrate dove risiedeva in precedenza e dove probabilmente è nata e cresciuta sino ad ora.
E' importante che continui a frequentare il parco giochi ove potrà incontrare altri bambini e potrà così - pian piano - ambientarsi e trovare nuovi amici.
Lei non dica che vuole bene a sua figlia, lo faccia solamente, standole vicina e accettando con fiducia queste sue attuali sofferenze. Provi, d'accordo con le altre madri, ad invitare altri bambine a casa oppure le aiuti ad organizzare qualche gioco nei giardini pubblici, oppure organizzi una piccola festa (all'altezza dei bambini) in cui realizzare un ambiente più facilitante e incoraggiante per le nuove relazioni di sua figlia. Abbia fiducia.