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Ansie e fissazioni

Salve e fin da piccolo che ho queste paure per trovare sollievo devo ripetere dei rituali sennò sono sempre angosciato volevo sapere gentilmente da cosa vengono questi pensieri ossessivi che non mi lasciano tranquillo grazie saluti
Risposta del medico
Dr. Mauro Savardi
Dr. Mauro Savardi
Specialista in Psicologia clinica e Psicologia e Psicoterapia
Buongiorno …. Le ossessioni sono immagini, impulsi, pensieri che si presentano alla mente contro la propria volontà (non in senso assoluto tuttavia). La ruminazione si differenzia dall’ossessione, perché quest’ultima è tendenzialmente concentrata su contenuti di pericolo, paura, che possono verificarsi nell’immediatezza o nel futuro (se dopo essere rientrato in casa non pulisco le scarpe 10 volte potrei prendere una grave infezione etc. etc. ne conseguono i rituali; se prima di uscire di casa non guardo il crocifisso e non passo sotto alla porta in un certo modo potrei avere delle conseguenze reali e immediate etc. etc., ne conseguono i rituali), mentre la ruminazione si concentra su ciò che di negativo (in senso soggettivo) già si è verificato. Le ossessioni e la ruminazione si distinguono dal così detto rimuginio in quanto quest’ultimo si caratterizza per la tendenza a restare perennemente concentrati sui possibili scenari negativi e critici che potrebbero (presente immediato e futuro) verificarsi in una determinata circostanza. L’effetto è la continua attivazione ansiosa anticipatoria. La mente elabora mappe del proprio territorio (relazionale, interpersonale, personale) al fine di mantenere una continuità del senso (controllo apparente), che non è mai dato in modo oggettivo in senso assoluto. Anzi si potrebbe pur dire che l’oggettività come qualcosa di autoportante ed autosignificante non esiste, ovvero il mondo senza soggetto è una mera illusione. Il pensiero ossessivo, la ruminazione, il rimuginio è come se rappresentassero una adesione letterale ad una concezione epistemica di questo tipo. La persona perde ogni illusione ed aderisce letteralmente ad una concezione relativistica, ma reale del mondo (forse l'unica concezione reale e oggettiva). Le motivazioni tuttavia sono differenti, in quanto generalmente questi tre aspetti cristallizzano quadri clinici distinti, ma la strutturazione del sintomo è la medesima. Per cui per rispondere alla sua domanda, le ossessioni, come la ruminazione ed il rimuginio, sono certamente il prodotto della sua mente, pur nella paradossalità dei contenuti con cui talvolta si concretizzano. Rappresentano: - Il sintomo di uno stato emotivo latente attuale o in senso lato (la sua personalità): lei potrà facilmente verificare che il pensiero ossessivo non è mai costante, ma aumenta o diminuisce in intensità anche a seconda delle circostanze che attivano la sua emotività in varie direzioni: rabbia, colpa, ansia, timore, paura, tristezza. In questo modo rappresentano il termometro di come lei valuta, riflette, sta. - Una strutturazione mentale abitudinaria basata su loop specifici che vanno indagati in terapia. - Una difficoltà a lasciare andare il controllo all’interno di una struttura di personalità caratterizzata magari con aspetti di rigidità, perfezionistica, controllante: anche questo è un aspetto che deve essere indagato in terapia. Quindi in conclusione, se mi permette, io le consiglierei di valutare il grado di disagio soggettivo che la ritualità compulsiva comporta per lei, idem per gli aspetti ossessivi mentali. Se tale disagio è alto dal suo punto di vista, perché ad esempio non le permette di vivere semplicemente con serenità o anche con una punta di ansia ma accettabile, prenda in considerazione l’eventualità di dare una quadratura al cerchio attraverso una valutazione diagnostica che possa dare una collocazione al suo sintomo. Questo è il punto di partenza, dal quale poi lei sarà in grado di decidere se intraprendere un percorso di terapia e/o farmacoterapia.
Risposto il: 22 Ottobre 2019