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Esperto Risponde

arresto cardiocircolatorio e dianosi di morte

Salve, Come si distingue un arresto cardiorespiratorio dall'exitus?Nel primo caso il paziente dovrebbe presentare sincope, convulsioni, seguiti da arresto respiratorio, assenza dei toni all'auscultazione, della pressione arteriosa e dei polsi periferici alla palpazione ( e un pz che è già morto per altri motivi non ha gli stessi segni?).Quindi se non si conosce un'eventuale patologia che possa fungere da substrato aritmogeno e predisporre a questa condizione potenzialmente mortale, come si procede? Nel dubbio si fa lo stesso la rianimazione?Grazie per l'attenzione
Risposta del medico
Dr. Claudio Rosco
Dr. Claudio Rosco
Specialista in Anestesia e rianimazione
Come immagino sappia l'esistenza in vita o la morte si identificano nella vita o morte del cervello. L'arresto cardiocircolatorio comporta l'arresto del rifornimento di ossigeno al cervello. questa condizione dopo un intervallo che oscilla tra 5 e 20 minuti in funzione di molte variabili che quì non possiamo trattare, comporta la morte cerebrale, cioè la morte dei neuroni che ovviamente non avviene né istantaneamente , né contemporaneamente. La scelta di effettuare o meno una rianimazione cardiopolmonare quindi dipende da molti fattori primo dei quali l'intervallo di tempo trascorso tra l'arresto e l'inizio della rianimazione stessa. Altrettanto importanti altri fattori di cui posso dirle alcuni ma difficilmente tutti. Temperatura ambiente, età, preesistenti condizioni cerebrali e cardiocircolatorie, anemia, eventuali traumi associati, patologie neoplastiche terminali in corso etc..oltre ovviamente a capacità di farla e disponibilità di idonee attrezzature. Cordiali saluti
Risposto il: 11 Febbraio 2012