Salve,
ho 29 anni, all'età di 6,7e8 anni sono stata ricoverata per orticaria a causa di alcuni cibi che ho mangiato. dai test allergici risultò che ero all'allergica alla polvere, al polline, alle graminacee, all'ulivo, al pomodoro e alle nocciole.
Per circa un anno e mezzo ho fatto il vaccino per polvere e polline. all'età di 9 anni, a settembre, è comparsa una tosse molto fastidiosa che i medici non riuscivano a curarmi fino ad arrivare al ricovero in ospedale, a gennaio, per asma. i medicinali che prendevo erano deltacortene forte, oxix, ventolin e altri che non ricordo, mentre per l'allergia, soprattutto in primavera prendevo zirtec e nasonex.
Zirtec lo prendo tutt'ora, sempre piu spesso perchè i sintomi dell'allergia sono aumentati, soprattutto in presenza di cani e di fumo. infatti per ben 2 volte sono stata invitata a casa di amici, fumatori, che fumano anche in casa, e che hanno anche un cane, ed in entrambe le volte oltre ad avere i classici sintomi allergici, piu intesificati, si sono aggiunti:
prurito a naso, gola e occhi con lacrimazione di quest'ultimi, tosse forte con fischio, difficoltà a respirare e sensazione di avere un peso sul torace...
io oltre che a fuggire all'aria aperta e "pura" ho preso zirtec ed ho aspettato di poter star meglio, ma i miglioramenti sono sempre arrivati molto lentamente. mi hanno consigliato di recarmi al pronto soccorso nel caso in cui dovesse ripresentarsi questo problema, e lo farò di sicuro, ma vorrei capire se in entrambi i casi si sia trattato di una forte reazione allergica o di una crisi d'asma? è necessario che io mi rivolga ad un medico specialista?
grazie.
Gentile Signora
la sua situazione clinica è abbastanza complessa da quanto ha scritto lei dovrebbe fare un diagnosi più precisa perché gli allergeni inalanti e quelli alimentari potrebbero avere epitopi (parte di allergeni in comune) le consiglio di consultare un Centro di Allergologia per una diagnosi più precisa e per una terapia farmacologica più personalizzata e quindi una corretta prevenzione alimentare.
Ne parli con il suo medico di medicina generale.