Ovviamente, se la certezza di un linfonodo reattivo fosse assoluta con l'agoaspirato non vi sarebbe nessuna ragione per asportarlo. Il consiglio di asportare un linfonodo anche in presenza di una diagnosi di benignità discende dall'opprortunità di eliminare ogni margine di incertezza con un esame istologico che comprenda tutto il linfonodo.
L'alternativa è - ovviamente - l'osservazione con visite programmate, accettando il rischio - pur minimo - che nel prelievo dell'agoaspirato sia stato compresa una parte falsamente negativa della lesione.