La cardiomiopatia dilatativa ad eziologia iatrogena da chemioterapici puo’ mantenersi stabile per alcuni anni o diventare lentamente progressiva. La probabilita’ di entrare in lista di trapianto cardiaco dipende fortemente dall’andamento e dalla tipologia del tumore primario in quanto la terapia immunosoppressiva dopo il trapianto puo’ esacerbare la neoplasia. Non vi e’ attualmente possibilita’ concreta di ricorrere all’impiego di cellule staminali mentre per quanto riguarda la possibilita’ di impiantare un PM per la resincronizzazione ventricolare vanno considerati alcuni aspetti funzionali ed emodinamici che non sono descritti nel suo messaggio. Sono comunque certo che i cardiologi che hanno in cura sua madre sapranno decidere per il meglio.