Gentile signora, coraggio la situazione non è preoccupante; occorre solo occuparsene, mantenendo la fiducia nelle capacità di sua figlia e soprattutto della mamma e del papà.
Lei accenna al comportamento della bimba che è fonte di molte sue apprensioni, immagino che sia alla prima maternità e credo sia legittimo trovarsi a vivere tutte le ansie relative a questa nuova condizione.
In mancanza di informazioni basilari sulla sua gravidanza, il parto, l'allattamento; ma anche sul post partum e sui vissuti della mamma e il papà di fronte agli eventi, posso solo tentare di fare qualche ipotesi, che potrebbe servire come spunto per eventuali riflessioni da parte sua.
Parto da una domanda che ha come base di partenza una mia convinzione consolidata nel corso della mia esperienza: ogni comportamento è un linguaggio. Mi chiedo quindi cosa possa comunicare la bimba attraverso il suo comportamento.
Secondo me un'aspettativa di maggiore vicinanza e attenzione nei confronti dei bisogni primari che per la bimba significano soprattutto abbracci, tenerezza, disponibilità, calore, comunicazione calda ecc. ..... insomma, in questo periodo la bambina vi sta aiutando a riconoscere che il centro della vostra attenzione è proprio lei e null'altro. E credo che tutto ciò sia da ritenere normalissimo e possa essere gestito al meglio essendo ambedue i genitori "24 ore su "24" con la bambina.
Altro elemento da tenere in considerazione, riguarda la maggiore attenzione che la bambina è in grado di prestare al mondo circostante che può fornire stimoli esagerati per le sue attuali capacità di "filtraggio" (mi riferisco ai suoni e le fiabe riprodotte tecnologicamente, la televisione e i cartoni animati, i giochi interattivi, tantissimi stimoli e sollecitazioni da parte delle persone che non vedono l'ora di vedere crescere quell'esserino). In questo caso, come si vedrà, le fonti di "nervosismo" possono essere molteplici e tutte facilmente gestibili dagli adulti.