Gentile signora,
dal suo messaggio comprendo molto bene la fatica e l'ansia che una madre può provare di fronte alle esigenze di un bambino (bambina) molto piccolo. Credo che ciò rappresenti la normalità, anche per il fatto che sua figlia esprime, attraverso i suoi comportamenti, messaggi che lei decifrerà utilizzando le normali funzioni psicologiche di un adulto; e così facendo si troverà in difficoltà in quanto le funzioni psicologiche di un infante di 18 mesi funzionano e si esprimono con modalità diverse. é come se sua figlia, in questa fase della sua vita, le chiedesse (come già ha fatto in precedenza) di compiere dei miracoli o delle magie. E naturalmente, essendo lei un essere umano, farà il possibile (le mamme non sbagliano mai, affermava l'eccellentissimo prof. Bollea) e deciderà sempre pensando di fare il bene della bambina.
Considerando il quesito da lei formulato, vorrei innanzitutto portarla a considerare che in questo momento la bambina potrebbe rispecchiare con il suo comportamento l'eccesso di vibrazioni proveniente dal suo ambiente di vita e pertanto sarebbe importante poterle offrire una atmosfera più ordinata nei ritmi quotidiani, meno chiassosa nelle relazioni interpersonali, possibilmente lontano da fonti sonore o luminose eccessive. In questo caso sto anche dicendo che sarebbe meglio portare il televisore in cantina.
Inoltre occorrerebbe pensare ad un adeguato svezzamento della piccola, impostando adeguatamente (cioè, cercando di mettersi nei suoi panni e quindi nelle esigenze funzionali di un essere di 18 mesi) i ritmi dell'alimentazione e la composizione dei pasti, mantenendo il più possibile un suo equilibrio interiore (e posso immaginare che non è sempre così facile).
A questo punto, mi fermerei un attimo a riflettere sulle mie reali esigenze ed aspettative (di donna e di mamma) per chiarire meglio a me stessa i messaggi provenienti da queste parti di me e che probabilmente hanno bisogno di una maggiore attenzione da parte mia.
Forse il problema maggiore potrebbe riguardare proprio la difficoltà di conciliare le esigenze della bambina con quelle della mamma (che è anche una donna e probabilmente una persona che ha pure responsabilità di lavoro).
Per quanto riguarda la sua ansia, rispetto alla temuta sindrome da iperattività, sono sicuro che se lei (e naturalmente tutta la sua famiglia) offrirà a sua figlia una immagine di tranquillità nella quale rispecchiarsi, tutto funzionerà al meglio e non ci sarà da temere.