Buonasera, sono una donna di 55 anni, in menopausa da 8 mesi e un po' sovrappeso. Un mese e mezzo fa ho avuto braccio destro gonfio e rosso, e facendo un ecocolordoppler urgente mi è stata riscontrata una tvp ascella destra. Sono stata curata per 40 giorni con eparina (seleparina 0.6 per 2 volte al gg) per 20 giorni poi a scalare. Ora da controllo eco sembra che il problema sia risolto quasi totalmente. Devo fare analisi mercoledi per controllo coag.
L'angiologo mi ha prescritto il VESSEL compresse per 2 volte al giorno fino a nuovo controllo fra 1 mese. Solo che ho sentito un medico (amico) pneumologo, il quale mi ha detto che ha dubbi sull'efficacia di questo farmaco. Dal momento che sono molto ansiosa sia di carattere e anche per questa cosa che mi è successa, senza saperne il motivo, pensano a uno sforzo. Ho paura che questo farmaco non mi tenga sotto controllo il problema. Potete darmi un parere? Grazie mille
Nel caso specifico credo che l'angiologo, che è il Professionista che sta curando il fatto specifico, debba essere ritenuto il punto di riferimento per la terapia da effettuare; l'amico Medico può darle una terapia se ne è in grado. Bell'amico il "Medico" che le fa venire dei dubbi; ma non la conosce? non sa che è ansiosa? oppure doveva atteggiarsi e sfoggiare conoscenza di che. Spesso capita comunque che le persone cercano negli "amici" o in Internet risposte ai fatti che si trovano a "subire"!
Perdonatemi lo sfogo ma voglio fare un pensiero ad alta voce. Ognuno nella vita lavorativa cerca di fare il proprio lavoro nel migliore dei modi; primo per se stessi e poi per soddisfare le richieste che vengano proposte ed è proprio questo ciò che i Medici (almeno la gran parte) fanno ogni giorno. Ma, purtroppo, questo però non sempre è quello che ritengono le persone anzi. Perché? Perché? Perché? Forse perché queste stesse persone non si fiderebbero di se stessi sapendo che loro non fanno per bene il proprio lavoro! Grazie e scusate.