Una presunta diagnosi di Brucellosi si pone con l’anamnesi (professione, contatti con animali, viaggi in aree enzootiche, ingestione di alimenti ad alto rischio, come i prodotti caseari non pastorizzati), la sintomatologia ed i test sierologici, di cui i più utilizzati sono i test di sieroagglutinazione. Quando questi sono dubbi, si può ricorrere ai test immunoenzimatici. La diagnosi definitiva si ottiene con le emocolture, le colture midollari o di altri tessuti. Nella siero diagnosi di Wright si titolano sia le le IgM che le IgG. Studi di siero prevalenza in zone endemiche mostrano che il 5-10% della popolazione ha un titolo >= 1:160, senza malattia. E' una reazione di agglutinazione su tubo o micropiastra. Vi sono pero' false positività. I sieri sono all'inizio diluiti 1:10 con soluzione fisiologica.Quindi nel primo pozzetto si aggiungono 100 uL di siero diluito e nei successivi 100 uL di soluzione fisiologica con cui fare le successive diluizioni. Si aggiungono 100 uL di sospensione batterica, si incuba a 37°C per 16-18 ore .La positività netta è data da un fondello di agglutinati irregolari con sovranatante limpido.Il titolo del siero in esame è dato dalla più elevata diluizione in cui si riscontra una pur debole positività.Titoli negativi sono quelli da 1:40, sospetti da 1:80 a 1:160; positivi da 1:320. E' distintivo per una diagnosi di infezione l'aumento significativo del titolo fra campioni esaminati a distanza di giorni. Pertanto il valore da lei riportato rientra nella categoria di quelli dubbi e necessita di ulteriori controlli nel tempo.