Buonasera. Sono una mamma di 2 bimbi, quasi39enne. A fine settembre del 2020, di ritorno da 3 giorni di vacanza al mare, ho cominciato ad avere i primi bruciori intimi. Ho fatto un tampone ed è spuntata soltanto la candida, che ho cercato di curare. Ma i problemi continuavano. Bruciore vaginale, difficoltà a defecare, presumibili emorroidi interne infiammate. In seguito alla comparsa di piccole vescicole tra le piccole e le grandi labbra, ho fatto il test specifico per l'herpes simplex e sono risultata positiva ma non l 'ho curato in quanto le igm non erano altissime pertanto il ginecologo non mi ha prescritto nulla. Ho continuato, in seguito, a fare diverse cure per il colon irritabile,le emorroidi e la candida finché, in seguito ad un altro tampone, è spuntata la klebsiella. Ho preso due antibiotici ma i problemi erano e sono sempre identici. Ho rifatto il tampone e ancora la klebsiella non è stata eliminata. Ho fatto un altro ciclo di antibiotico ma sembrava stessi migliorando e invece tutto è tornato quasi come prima. Ho iniziato, così, da 3 giorni, una cura per probabili emorroidi interne infiammate con cortisone e prisma datami dal gastroenterologo qualche tempo fa e non iniziata perché in attesa di fare il vaccino anti covid. Il mio ginecologo mi rassicura sul fatto che non si tratti di vulvodinia perché ha toccato i trigger point in diverse visite ed io non me ne sono nemmeno accorta. Non ho dispareunia. Non ho fitte, scosse, sensazione di punte di spillo. I miei sintomi persistono oramai, quindi, da tempo e complessivamente sono questi :bruciore alle grandi labbra, esterno che continua fino alla zona perineale ed anale soprattutto dopo attività fisica (fra l'altro sono un'insegnante di scienze motorie!), dopo essere stata seduta a lungo, dopo defecazione difficile, e nei momenti più carichi di stress; bruciore talvolta alla minzione ; bruciore talvolta alla forchetta vulvare ;senso di pesantezza a livello vescicale e tensione al tratto lombo-sacrale ed inguinale. L'osteopata mi ha trattato le tensioni muscolari della zona perineale tuttavia dice che il perineo non è particolarmente contratto, anzi! Vi chiedo, a questo punto, in base a quanto scritto, di cosa potrebbe trattarsi. Sono abbastanza scoraggiata e riesco a stare bene solo durante la notte e quando sono più tranquilla essendo una persona molto ansiosa e che somatizza praticamente qualsiasi cosa in qualsiasi punto del corpo (ho infatti psoriasi, colon irritabile, reflusso, orticaria psicosomatica, attacchi di panico). Vi ringrazio anticipatamente per avermi ascoltato e vi porgo i miei più cordiali saluti.
Gentile signora,
il suo stato di sofferenza, dopo tante cure andate a vuoto, è ben comprensibile.
Potrebbe trattarsi di un problema correlato con alterazioni profonde della flora batterica locale, come, in parte testimoniato dalle risultanze dei numerosi tamponi effettuati.
Si potrebbe pensare anche ad una situazione di vulvite irritativa con connessioni sia all'uso di detergenti o farmaci locali particolarmente aggressivi per la mucosa e la cute.
Oppure ancora si potrebbe pensare ad una sofferenza dei tronchi nervosi in conseguenza del sospetto Herpes Genitale che lei riferisce.
Lei riferisce una sua particolare sensibilità emotiva,tuttavia ritengo per mia esperienza, che l'emotività possa giocare un ruolo forse amplificante, ma che il problema riconosca basi fisiche che vanno approfondite con pazienza e cura.
Penso pertanto che il primo passo per cercare di risolvere la situazione possa essere quello di rivolgersi per una visita di persona ad un medico di sua fiducia con particolare preparazione nello studio e nella terapia delle problematiche relative al dolore genitale/sessuale femminile.
Cordiali saluti
dott. Piergiorgio Biondani.