Questo è uno di quei quesiti che animano settimane di discussione nei congressi internazionali. Intanto si tranquillizzi: una sola mancata somministrazione non produce in genere alcun problema, basta riprendere con costanza la corretta posologia. Non mi risulta che ci siano problematiche rispetto alla vaccinazione antiinfluenzale. Il fatto di prendere o no a vita l'aspirina è il vero quesito: in generale gli studi clinici internazionali tendono ad affermare che rispetto ad un fattore di rischio ben individuato, anche se pregresso, che comporta un rischio di trombo-embolia a partenza dal cuore e/o dai grandi vasi (cavità cardiache, come nel suo caso, oppure grandi arterie dell'encefalo), sia meglio continuare ad assumere gli antiaggreganti sine die, considerando il relativo scarso rischio di contrarre effetti collaterali indesiderati (gastropatie, sanguinamenti, ecc). Essendo lei giovane e considerando che nel tempo può monitorare l'andamento dello stato del cuore, oltre che dei parametri coagulativi, io riproporrei il quesito fra 2-3 anni, ma non certo dopo 6 mesi dall'intervento.
Saluti