Buon giorno. Sono un uomo di 34 anni al quale è stata diagnosticata
Fibrillazione atriale idiopatica parossistica durante
Attività fisica. Attualmente non assumo farmaci in quanto gli episodi si autorisolvono in pochi minuti e non si verificano con continuità. Mi è stata proposta in un prossimo futuro la possibilità di ricorrere all'ablazione delle vene polmonari per risolvere tale problema (attualmente il successo è nel 80% dei casi). Ho recentemente letto che vi sono delle nuove procedure di mappaggio eletrromagnetico (e non
Raggi x) innocuo e più preciso. (al san raffaele per esempio). Si parla anche di crioablazione. Mi potreste dire quali vantaggi vi possono essere nell'applicazione di queste nuove tecnologie e se saranno utilizzabili a breve?? A oggi che successo hanno?? Ringrazio. Luca.