Le notizie che lei riporta sono piuttosto vaghe, in quanto non specifica di quale intervento si tratti. Comunque, potrebbe riguardare un intervento del tutto sperimentale, avvenuto a Padova, con innesto di cellule epatiche sane in un paziente affetto da una malattia metabolica. L'équipe del professor Maurizio Muraca dell'Azienda ospedaliera di Padova, infatti, in collaborazione con il Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles, ha isolato dal midollo osseo di donatori adulti un ceppo fino ad oggi sconosciuto di cellule staminali che possono dare origine a tutte le cellule del fegato. Un primo studio eseguito in animali di laboratorio - alcuni ratti - ha dimostrato che queste cellule possono riparare un danno epatico acuto arrivando a ricostruire fino al 65% del fegato. L'Ospedale di Padova ha iniziato da tempo un progetto di terapia cellulare delle alterazioni metaboliche, basato sul trapianto di epatociti (cellule "adulte" del fegato) e di cellule staminali (cellule giovani, capaci di riparare organi e tessuti). Questo rappresenta un altro tassello importante nell'applicazione clinica della "terapia cellulare". E’ stato effettuato l'innesto intraepatico di epatociti prelevati da un fegato di donatore cadavere, il primo eseguito in Europa. Protagonista una donna di 46 anni affetta da una malattia ereditaria del metabolismo glucidico, la glicogenosi, una grave malattia metabolica ereditaria, incompatibile con la vita (la stessa tecnica è già stata applicata negli Stati Uniti su tre pazienti, ma per altre malattie). Tale malattia costringeva la paziente ad assumere pasti ricchi di glucosio ogni tre ore. Ora la paziente sta bene.