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Esperto Risponde

Buonasera, il mio ragazzo nell'estate dell'anno

Buonasera, il mio ragazzo nell'estate dell'anno scorso accusò un fortissimo Dolore al petto e difficoltà respiratoria. Portato d'urgenza al PS venne ricoverato. La diagnosi: Pericardite acuta. Non ci furono versamenti. Una volta rientrati a Milano (eravamo in vacanza in Sicilia) ci recammo al Monzino per un'ulteriore visita, per verificare che effettivamente fosse tutto a posto. Ci dissero, dopo il controllo, che la Diagnosi era eccessiva e che non c'era segno di pericardite. A distanza di più di un anno il mio ragazzo continua ad avere saltuari dolori al petto e, ultimamente, soffre anche di intorpidimento e formicolii (a volte anche proprio dolore) al braccio sino alla gamba sino solo alla mano sino, a volte, anche a tutti e tre i posti contemporaneamente. Durante quest'anno siamo stati almeno altre 2 volte al PS per questo motivo, tornando a casa dopo una visita e una flebo. Mi aiuterebbe avere un parere da lei, un suggerimento su quali esami o visite converrebbe fare. La ringrazio in anticipo!
Risposta del medico
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In primo luogo non concordo col giudizio dei sanitari del Monzino circa il fatto che la diagnosi posta dai colleghi siciliani sarebbe stata eccessiva. La pericardite è infatti una infiammazione della sacca che circonda il cuore ed è di solito una malattia benigna, che guarisce del tutto in poco tempo. Ritengo quindi che sono stati nel giusto i sanitari siciliani, i quali avranno sicuramente obiettivato i segni auscultatori caratteristici della pericardite, cioè gli sfregamenti, oltre ad eventualmente rilevare un movimento nei markers ematici di infiammazione, ed avranno impostato un trattamento con antinfiammatori che è valso a far regredire la malattia, fino al punto che i colleghi del Monzino non hanno più riscontrato dati patologici. Per quanto riguarda la seconda parte della Sua domanda, invece, sono opportuni degli approfondimenti specifici a livello cardiologico, in particolare sia l’esecuzione di un ecocardiogramma e di un test da sforzo sia dei markers di laboratorio di flogosi (come la VES, il PCR ed altri). Se questi esami sono negativi non possiamo pensare ad una riaccensione della pericardite od ad altri problemi cardiologici. In questo caso la patologia potrebbe essere su base neuromuscolare (da una banale algia intercostale ad un’ernia del disco cervicale) o semplicemente ansiosa.
Risposto il: 26 Ottobre 2005