Buonasera. mio padre è al terzo turno di chemio per una metastasi al fegato. la terapia lo ha fiaccato moltissimo, passa l'intera giornata sul divano (anche la notte), non vuole uscire, non vuole seguire i consigli presi dai siti online per alleggerire gli effetti della chemio, si rifiuta quasi totalmente di collaborare. ha già dovuto saltare un turno di chemio per via dei globuli bianchi. la mia domanda: come faccio a differenziare l'effettivo dolore fisico da un inizio di depressione? qual'è il modo migliore di aiutarlo? devo spronarlo, anche a forza o posso ancora attendere per vedere se la situazione migliora? ringrazio anticipatamente. Christian
Risposta del medico
SANDRO GIROTTO
Sono domande da rivolgere al collega oncologo che segue il caso, anche perché va valutata la malattia nel suo complesso ( tumore primitivo, entità delle metastasi, tipo di chemioterapia )