Gentile Lettore, non è chiaro quando suo Padre ha subito l’impianto del cardioverter-defibrillatore. L’impianto di qualunque device è gravato da possibili complicanze locali più o meno importanti. Queste sono facilitate dalla presenza di fattori locali e peculiari del paziente (conformazione toracica, obesità, diabete, etc..). La descrizione che fa delle condizioni di suo Padre mi porta a sospettare un grosso ematoma (che si riassorbe nel giro anche di qualche mese), una infezione (ma vi sarebbero segni sistemici) oppure una trombosi venosa della vena succlavia. In quest’ultimo caso la diagnosi ed il trattamento sono momenti importanti nel favorire la guarigione. Potrebbe effettuare una esplorazione eco-Doppler delle vene dell’arto che ,con prove adeguate, dovrebbe consentire la diagnosi corretta.