Purtroppo fornisce dei dati molto scarni per cui la risposta non può che essere generica. In assenza di patologie concomitanti come diabete, broncopatia cronica, coronaropatia, patologie cerebrovascolari, insufficienza epatica o renale i rischi di un duplice intervento chirurgico di sostituzione valvolare sono molto bassi ma non irrilevanti. E’ consigliabile, e legittimo, porre la stessa domanda all’equipe che ha in programma l’intervento, cosa che consentirà di inserire nel calcolo dei rischi anche un fattore extrapersonale e cioè l’esperienza dei cardiochirurghi.