le aritmie possono essere conseguenza tardiva dell’infarto in quanto le zone danneggiate dall’ischemia sono elettricamente instabili per alcuni giorni dopo l’evento acuto e ciò comporta la possibilità di aritmie tardive
Anche taluni farmaci possono facilitare l’insorgenza di fibrillazione ventricolare, ma dubito fortemente che le possano essere stati somministrati: al contrario è più probabile che la terapia fosse volta a proteggerla da questa evenienza
L’impianto di ICD associato alla terapia farmacologica appropriata sicuramente la devono lasciare tranquillo: è riscontro usuale inoltre che, tranne casi particolari, la fibrillazione ventricolare post-infartuale precoce, se non associata ad alterazioni della funzione ventricolare sinistra, non tende a recidivare